Villa Adriana

Come viveva un imperatore nell’Antica Roma?
Io non lo so, ma Villa Adriana è una porta che lo fa immaginare.
Un bene inestimabile dal punto di vista architettonico, archeologico, storico e naturalistico, a meno di un’ora dalla capitale.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1999, la villa fu costruita tra il 118 e 138 d.C. dall’imperatore Adriano, in un territorio florido e verdeggiante, nei pressi di Tivoli, l’antica Tibur.
Oggi, dei centoventi ettari su cui si estendeva, se ne possono visitare circa quaranta. Il progetto comprendeva strutture residenziali, terme grandi e piccole, ninfei, padiglioni e giardini, tutti collegati fra loro, non solo con percorsi di superficie, ma anche attraverso una rete viaria sotterranea carrabile e pedonale, funzionale ai servizi.
A entrarci adesso, ciò che spicca è il paesaggio sterminato che si apre davanti agli occhi di chi oltrepassa la soglia. Dopo, camminando tra i cipressi e guardando pietre e marmi, non resta che immaginare di poterci passeggiare ancora dentro, nei corridoi, sotto gli archi, circondati da un costante brusio: nobili, atleti, schiavi, ognuno indaffarato, tutti intorno.
Alla fine, il tempo colpisce ogni cosa. Rimane il brusio. Questa volta è quello dei visitatori, tra gli alberi, lungo le piscine, vicino alle statue. Alcune sono rimaste intatte. Continuano a guardarci dall’alto, imperturbabili, fiere.












Stefania Malerba
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