Lotta Scudetto per cuori forti: Napoli e Inter si giocano tutto all’ultima giornata

Le due pretendenti al primo posto di questa Serie A pareggiano le rispettive sfide contro Parma e Lazio, scenario spareggio ancora possibile.
La giornata 37 della Serie A Enilive 2024/25 è stata davvero una di quelle che vengono definite “per cuori forti“.
Innanzitutto, perché ha avuto luogo un evento rarissimo, che non si verificava da quasi 15 anni: nove partite su dieci giocate tutte in contemporanea. Le sfide sono state un rollercoaster di emozioni, soprattutto quelle valide per lo Scudetto. Iniziate a rilento, Inter-Lazio e Parma-Napoli col passare dei minuti sono diventati due match (finiti al 100′) in cui ogni pallone pesava, dove ci sono state parate incredibili, gol annullati, rigori segnati allo scadere e revocati dal Var.
Il primo marcatore del match del Meazza, allo scadere di un primo tempo molto bloccato, è stato Yann Bisseck con un colpo di testa. Dopo di lui, ci sono state occasioni per entrambe le squadre, con la Lazio che ha accorciato le distanze grazie al gol di Pedro salvo poi essere superata dalla rete, ancora di testa, di Dumfries. L’episodio che cambia il match avviene al 90’, quando l’Inter sembra vicinissima ai 3 punti: Guendouzi conquista un calcio di rigore trasformato in maniera glaciale da Pedro e la gara termina col risultato di 2-2.
Altrettanto coinvolgente è stato il match del Tardini, terminato però con entrambe le reti inviolate, complici Meret e soprattutto un super Suzuki, vincitore del premio MVP. Il portiere giapponese ha parato praticamente di tutto ad eccezione dei legni colpiti da Anguissa e Politano, regalando un importantissimo punto ai suoi per la lotta salvezza. Chiunque fosse emotivamente coinvolto e anche gli spettatori neutrali hanno assistito ad un vero e proprio spettacolo, che ha lasciato col fiato sospeso fino all’ultimo istante.
“Andiamoci a prendere lo Scudetto”: sono state queste le parole di Antonio Conte, allenatore degli azzurri, dopo la durissima sfida con i ducali. L’allenatore salentino sa che i suoi giocatori hanno il proprio destino tra le mani e già nelle scorse settimane usava queste parole per motivarli: “La storia la scrive chi vince, se arriviamo secondi nessuno si ricorderà di noi“. A volte l’appuntamento con la storia sembra un qualcosa di inarrivabile, irraggiungibile. In altri casi, come questo, la differenza tra il finire negli almanacchi del calcio italiano e non, sta tutta in 90 minuti.
Lo sa bene l’Inter, che il 31 maggio a Monaco di Baviera affronterà il PSG in finale di Champions League e nell’attesa dell’importantissimo appuntamento vuole provare a vincere il suo 21° campionato per imporsi come la squadra italiana più dominante degli ultimi tre anni: due finali conquistate nella massima competizione europea, vincitrice per due volte della Coppa Italia, per tre volte della Supercoppa Italiana e, eventualmente, di due Scudetti.
Davanti ai nerazzurri, però, c’è il Napoli, che dopo il doppio passo falso con Genoa e Parma, è determinato a sfruttare il minimo vantaggio in classifica per presentarsi all’appuntamento con la propria, di storia: il secondo campionato vinto in tre stagioni rappresenterebbe un primato assoluto per gli azzurri, una cosa mai successa, nemmeno ai tempi di Diego Armando Maradona. E farebbe emozionare ancora di più il popolo azzurro, poiché si tratterebbe di una vittoria frutto del sudore, del sacrificio e di una bellissima lotta contro una delle squadre più importanti della storia calcistica italiana, l’anno dopo il disastroso fallimento del decimo posto in classifica.
A meno di clamorosi scenari, che vedrebbero le prime due in classifica a pari punti dopo le 38 giornate disputate, si deciderà tutto nell’ultimo turno di Serie A: Napoli-Cagliari e Como-Inter, che dovrebbero scendere in campo venerdì 23 maggio alle 20:45.
A cura di Claudio Bencivenga
Leggi anche: Il Genoa ferma il Napoli col gol di Vasquez, lotta Scudetto serratissima