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I migliori album della storia secondo Apple Music

La piattaforma di streaming Apple Music ha stilato una classifica dei cento migliori album di tutti i tempi. Scopriamo insieme tutti i dettagli e i dischi che compongono la top 10!

Apple Music ha riunito un gruppo di artisti ed esperti del settore (tra cui figurano nomi come Pharrell Williams, J Balvin, Charli XCX) per nominare i 100 migliori album di tutti i tempi. Andiamo a scoprire quali sono i progetti che rientrano nelle prime dieci posizioni. 

10) “Lemonade” di Beyoncé

Al decimo posto troviamo il sesto album di Beyoncé, regina indiscussa della musica contemporanea. “Lemonade”, pubblicato nell’aprile del 2016, è ancora largamente citato ed omaggiato. Questo poiché si tratta di un visual album che tratta tematiche attuali (come il femminismo e la lotta al razzismo), pur non rinunciando al ritmo e alla sperimentazione musicale. Il titolo dell’album si riferisce ad una frase che la nonna di Jay-Z (rapper e marito di Beyoncé) era solita ripetere: “Ho avuto i miei alti e bassi. Mi sono stati offerti dei limoni, ma ho fatto una limonata”. 

9) “Nevermind” dei Nirvana

I Nirvana non hanno di certo bisogno di presentazioni, così come non ne ha bisogno neanche il loro secondo album, “Nevermind”, pubblicato nel settembre del 1991. Basti pensare che al suo interno è contenuta “Smells like teen spirit”, la loro canzone più conosciuta dal pubblico mainstream. “Nevermind”, inoltre, è divenuto celebre anche grazie alla sua copertina, che ritrae un bambino nudo nell’acqua di una piscina, mentre cerca di prendere una banconota. Ad oggi, questo progetto è considerato una vera e propria pietra miliare del rock alternativo.

8) “Back to black” di Amy Winehouse

La tormentata figura di Amy Winehouse è stata recentemente ritratta nel film “Back to black”, che prende il nome proprio del secondo album della celebre cantautrice, pubblicato nell’ottobre del 2006. Questo progetto ha lanciato definitivamente la carriera di questa eccezionale artista, anche e soprattutto grazie al singolo di lancio “Rehab”. Le sue note R&B e soul, accompagnate da una voce straordinaria, hanno reso questo disco un vero e proprio riferimento musicale. Si tratta, tra le altre cose, dell’ultimo progetto pubblicato in vita dall’artista, scomparsa drammaticamente nel 2011. 

7) “Good kid, m.A.A.d city” di Kendrick Lamar

Kendrick Lamar è, ad oggi, uno degli artisti più riconoscibili della scena hip-hop internazionale. Nel 2018 è riuscito addirittura a vincere un Premio Pulitzer per la musica. Tuttavia, nel 2012 era agli inizi della sua carriera e “Good Kid, M.A.A.D City” è stato il suo primo disco pubblicato da una major. Nei testi, il rapper racconta le difficoltà e le turbolenze vissute durante l’adolescenza, mentre la produzione è stata affidata a nomi importanti come Dr. Dre e Pharrell Williams. 

6) “Songs in the key of life” di Stevie Wonder

Stevie Wonder viene ricordato per la sua lunghissima discografia, ma anche per l’impatto che ha avuto nel mondo musicale e culturale. Tra i suoi migliori lavori è da sempre ricordato “Song in the key of life”, pubblicato nel 1976. Inserito nel “National Recording Registry” del Congresso americano per il suo valore culturale e sociale, questo disco contiene alcune tra le canzoni più famose dell’artista, tra cui “Isn’t she lovely”. Si tratta anche dell’album di cui lo stesso Wonder è più soddisfatto. 

5) “Blonde” di Frank Ocean

Frank Ocean è l’artista più giovane inserito in questa top 10. Classe 1987, è uno dei nomi più promettenti della musica odierna. Il suo stile oscilla tra l’hip hop e il R&B. Dopo diversi progetti di successo, nel 2016 ha pubblicato in modo indipendente “Blonde”. Acclamato dalla critica, è un lavoro estremamente autobiografico, definito come un vero e proprio “flusso di coscienza” con suoni sperimentali e d’avanguardia.

4) “Purple rain” di Prince and the Revolution

“Purple rain” è il sesto lavoro di Prince, ma anche la colonna sonora dell’omonimo film, in cui l’artista interpreta un giovane cantante che cerca il successo per sfuggire da una situazione familiare difficile. Il disco, rilasciato nel giugno del 1984, contiene anche il brano “Darling Nikki”, passato alla storia come il motivo dell’introduzione dell’etichetta “Parental Advisory Explicit Content”, a causa dei suoi chiari riferimenti sessuali. 

3) “Abbey road” dei The Beatles

Quando si pianifica un viaggio a Londra, una tappa obbligatoria è sicuramente il famoso passaggio pedonale di Abbey Road, dove i Beatles si fecero fotografare nel 1969 per la copertina di “Abbey Road”. Nel tempo, lo scatto è stato analizzato in ogni piccolo dettaglio, alla ricerca di indizi a sostegno di varie teorie del complotto. Il fascino di questo progetto, tuttavia, risiede anche nei celebri brani contenuti al suo interno. Si tratta dell’ultimo album inciso in studio dalla band, nonché del loro disco più venduto di sempre. 

2) “Thriller” di Michael Jackson

“Thriller” è stato nominato l’album più venduto nella storia della musica e non si fa fatica a capire il perché. Si tratta di un disco iconico, che ha infranto ogni record, segnando un’epoca. Pubblicato nel novembre del 1982, si è da subito imposto sul mercato discografico grazie al ritmo e alla riconoscibilità dei brani, ma anche grazie all’estetica dei suoi videoclip. Nel maggio del 1983, poi, Michael Jackson presentò dal vivo questo album, esibendosi per la prima volta nel suo celebre ed inimitabile “moonwalk”. 

1) “The miseducation of Lauryn Hill” di Lauryn Hill

Al primo posto di questa memorabile carrellata di musica troviamo una cantante che è riuscita, con un solo album, a raggiungere ciò che molti musicisti inseguono per una carriera intera. Lauryn Hill, infatti, ha pubblicato “The miseducation of Lauryn Hill” nel 1998, per poi decidere di dedicarsi completamente alla sua famiglia. Ad oggi rimane ancora il suo ultimo album. L’importanza di questo disco è dovuta soprattutto al periodo storico in cui è stato pubblicato. Negli anni Novanta, infatti, l’hip hop era una prerogativa degli artisti maschili, che proponevano spesso testi sessisti. Lauryn Hill ha dimostrato con forza il suo talento, imponendosi sul mercato.

Stefania Berdei

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Stefania Berdei

Classe 2000, scrivo di tutto ciò che solletica la mia fantasia. Studio Mediazione linguistica e culturale, poiché penso che la diversità e la ricchezza culturale siano il motore del mondo. In attesa di un ritiro spirituale su un’isola tropicale, cerco di essere ogni giorno la versione migliore di me stessa. Nel resto del tempo, mi nutro di serie televisive, film e libri.
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