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Rai nella bufera: provvedimento disciplinare contro Serena Bortone

Il 20 Aprile 2024 è andata in onda su rai3 una puntata del programma “CheSarà” di Serena Bortone, nella quale era prevista la partecipazione al programma di Antonio Scurati, con un monologo sul 25 Aprile.

L’ospitata è stata cancellata il giorno precedente per motivi editoriali, ha così dichiarato la Rai.

La conduttrice ha voluto fare chiarezza sul caso Scurati e decidendo di comune accordo con Scurati di leggere il monologo di quest’ultimo durante la trasmissione della puntata, e inoltre ha denunciato il caso Scurati sui social con un post su instagram contro la Rai e il Governo italiano

La Rai attua provvedimenti disciplinari contro Serena Bortone

La denuncia fatta sui social da parte della giornalista Bortone non è passata certo inosservata e anzi è stata punita: l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio ha inviato una lettera di contestazione disciplinare a Serena Bortone. 

Tale decisione è stata considerata dall’opposizione come una minaccia, ma durante la commissione di Vigilanza l’amministratore delegato ha spiegato che la lettera di contestazione era solo riferita al post sui social che viene ritenuto come una violazione della normativa aziendale, così come da prassi è accaduto per altri casi. 

Davvero crediamo che tale contestazione sia solo per seguire l’iter di procedura?

Contestazione del provvedimento disciplinare

C’è chi dunque ritiene di contestare tale “punizione”. Il Pd, attraverso i rappresentanti del partito presenti nella commissione della vigilanza Rai, ha giudicato il provvedimento disciplinare nei confronti della giornalista Bortone come un atto di prepotenza e minatorio, e inoltre accusano di usare l’azienda Rai come megafono del governo. Continuano dicendo che stiano seguendo l’idea del “colpirne uno per educarne cento”. 

Anche il segretario dell’Usigrai Daniele Macheda dichiara all’ANSA: 

“E così l’ha fatto: Roberto Sergio, l’uomo che da dirigente Rai, direttore della radiofonia attaccava pubblicamente sui social il Giornale Radio Rai, ora da Amministratore delegato fustiga a colpi di procedimenti disciplinari chi, anche attraverso i social difende la propria libertà e professionalità da un sistema di controllo “asfissiante” sul lavoro dei giornalisti della Rai. I provvedimenti annunciati sulla vicenda Scurati sono dunque arrivati ma alla persona sbagliata. Il procedimento disciplinare aperto contro Serena Bortone è inaccettabile. Anche basta”. 

La risposta di Serena Bortone

La Bortone si dichiara tranquilla poiché sa di aver fatto il suo dovere e ciò che era in suo potere da giornalista, ora sta valutando la situazione e cosa poter fare a riguardo.

Rai sotto pressione

Dunque ora se la Rai continua a mandare via tutti dall’azienda, cosa potrebbe succedere? Se aumenterà la paura di poter dire qualcosa per non essere censurati quale sarà il punto finale? Quando la Rai sarà ormai svuotata da tutti i professionisti del settore, quando non sarà più libera, cosa ne rimarrà? E inoltre coloro che rimarranno dovranno adattarsi, saranno macchine o attori che dovranno seguire un copione, in un clima sempre più asfissiante. Ritornerà la pace o per lo meno un clima tranquillo in Viale Mazzini? 

Arianna D’Angelo 

Leggi anche: Rai, un continuo declino: il monologo liberale censurato di Scurati

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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