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Rai, un continuo declino: il monologo liberale censurato di Scurati

Nella puntata del 20 Aprile 2024 del programma “Chesarà” su Rai3 di Serena Bortone era prevista l’ospitata e l’intervento di Antonio Scurati con un monologo sul 25 Aprile.

L’intervento e la presenza di Scurati al programma sono stati cancellati il pomeriggio precedente alla messa in onda per motivi di natura editoriale, tuttavia, la conduttrice Serena Bortone ha deciso comunque di leggerlo durante la trasmissione. 

Chi è Antonio Scurati?

Antonio Scurati è uno scrittore italiano, premio Strega 2019 per M.Il figlio del secolo trilogia basata sull’ascesa di Benito Mussolini. Uno scrittore che conta la traduzione dei suoi libri in ben 42 paesi, è stato invitato dalla giornalista Serena Bortone nel suo programma dove era previsto la lettura di un monologo di 4 minuti, scritto da Scurati, in cui si celebrava un momento di riflessione per la Festa della Liberazione del 25 Aprile.

Perché la Rai ha cancellato l’ospitata?

Il motivo principale per cui l’ospitata non c’è stata pare che non sia ancora chiaro, o meglio si passa da una questione di tipo economico ad una questione riguardante le linee editoriali della Rai. Ma la verità qual è?

Nessuna censura, trattativa bloccata per questioni economiche

Paolo Corsini, direttore dell’approfondimento Rai, risponde alle accuse spiegando che nessuno ha messo in discussione la presenza dello scrittore Scurati alla trasmissione “Chesarà”. Ciò viene dimostrato dal fatto che la sua presenza era annunciata nei comunicati stampa, e negli elenchi interni delle ospitate. Ma che il problema di fondo fosse legato alla trattativa dell’ospitata al programma, che a quanto pare sia stata arenata per non aver trovato accordi di tipo economico. Conclude dicendo che Scurati non è mai stato censurato e che l’ospitata a titolo gratuito non è mai stata presa in discussione. 

Controversia sulla linea editoriale della Rai

Altre fonti spiegano invece che l’accordo sia passato ma che alcuni dirigenti della Rai, dopo aver letto il monologo di Scurati, si sarebbero allarmati. Il monologo in questione toccava temi come l’assassinio di Matteotti fino ad un’accusa a Giorgia Meloni per “non aver ripudiato la parola antifascismo […]  Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”.

Di base si tratta di una incongruenza con le linee editoriali della Rai che, visto gli ultimi avvenimenti, non si è ancora capito quale linea editoriale stia seguendo. Certo è che se un monologo antifascista fosse stato bloccato allora forse una risposta ce l’abbiamo eccome. 

La presa di posizione di Serena Bortone

Serena Bortone in prima serata annuncia che Scurati non sarà presente durante la puntata, e che nonostante abbia provato ogni tentativo tramite messaggi, telefonate ed email, non ha ottenuto nessuna risposta soddisfacente. Continua col dire che ha contattato Scurati il quale decide di regalarle il monologo che viene prontamente letto per gli spettatori in diretta dalla giornalista e conduttrice. 

Serena Bortone prima della diretta pubblica un post su instagram in cui asfalta la Rai e il Governo italiano: «Nella puntata di questa sera di CheSarà […] era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita a ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre sono riuscito a ottenerla nemmeno io».

Dichiarando in questo modo la sua presa di posizione contro la Rai. 

Ora alla luce di tali fatti pare che la Rai sia pronta a prendere un provvedimento disciplinare nei confronti della giornalista e conduttrice Serena Bortone.  

In questo modo non solo si è confermata politicamente schierata, in quanto se la censura non fosse avvenuta, le accuse di una Rai fascista sarebbero state smentite. Ma in un’ epoca dominata dalla viralità la censura non ha fatto altro che portare alla viralità del monologo sui social.

Tutto questo ha solo peggiorato la situazione già difficile che sta vivendo dopo l’abbandono di grandi talenti come Fazio e Amadeus.  

La Rai sembra non trovar più via d’uscita ed anzi continuare a precipitare nel baratro che si è da sola costruita. 

Arianna D’Angelo

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Arianna D’Angelo

Arianna, classe ‘98. Mi piacciono le arti visive e musicali. Per me scrivere è esternare il mio mondo interno raccontando ciò che mi appassiona. L’Arianna del mito greco liberò Minosse con il suo filo e io con la mia scrittura libero il mio mondo e ve lo racconto.
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