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Gianluca Grignani: il romantico rock show al Duel Club di Pozzuoli

“I residui sono la parte più brutta dei ricordi ma è la maniera più vicina alla vita che mi viene in mente.”

Il 23 aprile Gianluca Grignani è stato al Duel Live di Pozzuoli. Location che accentua il carisma di G. 

Eclettico ed elettrico, ripercorre la sua trentennale carriera, e poi, ci siamo noi, pronti a saltare sulle sue note rock. 

Scaletta? Scaletta.

Romantico rock show è psichedelia e calma apparente. Ti avvicini al suo mondo, un tunnel malinconico. Le chitarre ruvide eseguono l’arrangiamento sofferto. Ma solo per un attimo. Qui lo scenario si dilata e ti rende vittima di un rock sporco ma di una rara eleganza. “A volte io lo so che ci devo provare… a volte devo lasciarmi andare.”

Rok Star è Gianluca, l’eterna rockstar a metà, l’uomo perennemente in bilico fra i propri opposti.

Baby Revolution è potente. 

Falco a metà profuma di libertà. 

Ribellione è adrenalina. 

A volte esagero è come dire scelgo io da che parte stare.

La canzone, “Se fuori farà caldo qua dentro sarà il mare. Se fuori farà guerra qua dentro sarà amore.”

Little Man è la voglia di vivere il futuro. 

L’allucinazione,  che se mi sforzo vedo ancora e poi non vedo più. 

Cammina nel sole. Sei stanco. Stanco di cercare quel qualcosa che proprio non trovi. Ma non ti scoraggi. Il profumo di viole e la tua meta, sono da qualche parte. Non fissarti solo sulla meta. Senti il profumo. E allora sarai finalmente libero.

La fabbrica di plastica è forse, l’estremo tentativo di un artista di mostrarsi per quello che è. Un ragazzo perennemente in bilico tra le sue personalità (non a caso nel video de La fabbrica di plastica indossa anche la maschera di Jocker).

Destinazione Paradiso o Paradiso città. Ti siedi al tuo posto, prendi un respiro e parti per un viaggio che sembra farti risentire la leggerezza. Nessun intoppo, nessuna fermata. Una sola direzione: una immaginaria città – Paradiso, da cui non si può tornare se non in volo.

The Joker e sono campi di pop corn.  È lui. Il Joker. Da sempre per Grignani l’altra metà, l’identità nascosta o forse in bella mostra, sotto il sole, quella che traduce in versi i pensieri. 

La mia storia tra le dita è ipnotica. Intensa, struggente, dolcissima. 

L’aiuola è un gioco, un ovvio riferimento alla zona pelvica femminile. Volo. 

Testa sulla luna G. 

Sempre.

Sei stato grande. 

Sei grande. 

Francesca Scotto di Carlo 

Leggi anche: Il ritorno di Gianluca Grignani a Sanremo, con Quando ti manca il fiato

Immagine di Francesca Scotto di Carlo

Francesca Scotto di Carlo

Di sé dice di essere un «cumulonembi»,testarda, indistruttibile, assertiva. Scrittrice, umanista, attivista, è una di quelle persone con la voglia di cambiare il mondo, un passo alla volta. Fai rumore, si.
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