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Michela Venditti, Tolstoj: guida ad Anna Karenina

Michela Venditti, professoressa di letteratura russa all’Università di Napoli “L’Orientale”, pubblica con Carocci questo breve e intenso saggio sul capolavoro di Tolstoj, Anna Karenina.

Tutti noi abbiamo letto almeno una volta nella vita Anna Karenina, l’abbiamo sentita e vista dentro casa. 

Come dice la Venditti in Anna Karenina possiamo riscontrare varie tematiche: dalle difficoltà dei possidenti nella gestione delle terre dopo la riforma del 1861 alle discussioni sul comunismo e la rivoluzione, dalla questione femminile a quella dell’educazione e dell’istruzione. (p. 47).

Anna Karenina è un capolavoro perché affronta tanti temi in unico libro, diviso in più parti; la parte che tutti ricordano è il suicidio di Anna. In questa guida viene spiegato ogni capitolo, ogni dettaglio, perché Tolstoj non lascia niente al caso. Leggendo Anna Karenina è possibile comprendere il mondo di Tolstoj.

È così: tutti ricordano la morte di Anna ma quasi nessuno ricorda il momento tenero e memorabile tra Levin e Kitty, il suo parto. Ricordiamo l’insoddisfazione, il delirio, l’infelicità di Anna, ricordiamo anche le nostre lacrime consumate per lei. Se l’incontro di Anna con Vronskij avrebbe dovuto recare un po’ di felicità nella sua vita, fa l’esatto contrario, perché in quell’evento, assistiamo già ad un presagio. Inizialmente tutti adoravano Anna, un nome, una bellezza, un matrimonio con un buon partito, poi tutto cambia. 

Cambia soprattutto l’immagine di Anna, che da donna smarrita, dissoluta, che avrebbe dovuto suscitare compassione, diventa sempre più imponente, affascinante, dominante, sebbene infelice e vittima della propria passione. (p. 52).

Il romanzo di Tolstoj è pieno di indizi che la Venditti subito ci fa notare, indizi funzionali per comprendere Anna Karenina. Come i sogni-incubi che Anna inizia a fare, in seguito all’incontro divenuto poi fatale con Vronskij. 

Tolstoj impiega nel romanzo procedimenti di indagine interiore come il sogno, il delirio, lo stato di dormiveglia. Tali momenti di incoscienza mostrano il carattere dei personaggi prima degli eventi di cui sono protagonisti. […]. Anna e Vronskij hanno lo stesso incubo con l’uomo dalla barba arruffata: entrambi ne sono spaventati ma lei lo spiega a lui, ed è per lei cupo presagio della fine. (p. 61)

Anna Karenina è un romanzo attualissimo, affronta (non solo) il tema della famiglia, questo è possibile riscontrarlo nella ripetizione della parola “dom” (casa) e “sem’ja” (famiglia). Tolstoj, è minuzioso nei dettagli: non lascia nulla al caso. Potrebbe sembrare che il romanzo verta sul tema dell’adulterio, invece non è così, ciò lo conferma anche la prof.ssa Venditti. Non è l’adulterio ad essere il tema centrale: tutti avevano una relazione extraconiugale, purché non la si vada a legittimare. Anna voleva legittimare la sua passione, il suo status con Vronskij, per questo va contro tutti. Mi preme però mostrare un’altra cosa presente in questo romanzo: la colpa. Anna viene incolpata, viene considerata dissoluta, corrotta e per viene isolata. Vronskij tutto l’esatto contrario: il suo atteggiamento è socialmente accettabile. Perde il suo status di madre-moglie e acquisisce quello dell’adultera. 

La questione riguarda, piuttosto, il sentimento sulla base del quale è possibile costruire un rapporto duraturo, che non può essere la passione, di cui Tolstoj rimarca in modo incalzante la precarietà, perché fondata sull’egoismo. (p. 78)

Bisogna leggere Anna Karenina insieme alla guida dettagliata di Michela Venditti. Bisogna leggere Tolstoj. Non bisogna, invece, lasciarsi spaventare dai mattoni russi. 

Aggiungo che sulla piattaforma youtube è possibile vedere la spiegazione su Anna Karenina fatta dal professore Marco Caratozzolo.

Emilia Pietropaolo

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Emilia Pietropaolo

Emilia Pietropaolo, laureata in Lettere moderne, attualmente si sta specializzando in Filologia Moderna alla Federico II. Ama da sempre la letteratura slava e quella balcanica. Collabora con le case editrici, scrive per Bibliovorax e per il foglio letterario. Collabora con le case editrici, scrive per Bibliovorax e per il foglio letterario. Ama mangiare e parlare di Fedya M. Dostoevskij.
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