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Elemental, il nuovo film Pixar basato sulla forza di essere diversi

“Siamo così diversi per amarci, io sono il fuoco e tu l’acqua”, questa espressione non si presenta a noi come nuova, scommetto che chiunque – almeno una volta nella vita – l’abbia pronunciata. Eppure, è davvero improbabile innamorarsi di qualcuno che appaia diverso da noi?

Elemental, l’ultimo lungometraggio firmato Pixar, grazie alla sua fantasiosa storia ci dimostra che questo può diventare possibile. 

Elemental ha raggiunto le sale italiane nel Settembre 2023.
Ambientato ad Elemental city, cittadina che presenta un contesto sfizioso e innovativo poiché è popolata da elementi naturali, ossia: il fuoco, l’acqua, la terra e l’aria.
La loro convivenza risulta cordiale e armonica, nonostante fosse dettata loro una norma da seguire: è vietato mescolarsi, specie per gli elementi di fuoco, ai quali è raccomandato l’isolamento assoluto.
Da che mondo è mondo, la scienza ci attesta l’improbabilità di fusione tra i rispettivi elementi, fuoco e acqua, ma il mondo Disney lascia spazio alla magia e quindi, vedremo che la storia di Ember e Wade riuscirà ad abbattere le convinzioni su cui si fonda l’intera città. 

Ember Lumen è una ragazza “fuoco” che vive a Fire Town.
I suoi genitori, Bernie e Cinder decisero di lasciare la Terra del fuoco in cerca di fortuna. Ember, sarà destinata a diventare l’erede dell’attività di famiglia, cioè il “Focolare”, una volta che il padre sarà andato in pensione.
La sua vita viene segnata dall’incontro con Wade (uomo acqua), che farà nascere in Ember la consapevolezza che svolgere quella mansione sarebbe soltanto una conseguenza di un’esistenza già segnata, senza nemmeno mettere in dubbio la sua volontà e il suo piacere rispetto al lavoro di cui si dovrà occupare.

Prima di soffermarci sulla storia d’amore che – SPOILER – non è il tema principale, c’è da dire che l’ambientazione condivisa da una pluralità di elementi diversi tra loro, non è un caso ma è la metafora della condizione attualmente esistente negli Stati Uniti, in cui ha sede la storica Pixar.
L’acqua è la creatrice di un sistema a propria misura che ha visto un processo di integrazione molto ampio, accogliendo così: aria e terra, che sono riuscite ad inserirsi bene nel sistema; e infine, il fuoco che arrivato per ultimo fugge da un paese in crisi e ne subiscono il disprezzo da parte dell’acqua perché considerati l’opposto.

In termini etnici potremmo ricondurre l’acqua ai caucasici, mentre il fuoco riunisce le caratteristiche dei popoli sudamericani, asiatici e indiani.

Sebbene la storia d’amore porti in primo piano la sfera sentimentale, la quale attira l’attenzione del pubblico, suscitandone stupore, non è lo scopo primario.
Elemental vuole che agli spettatori arrivi il fulcro dei sentimenti che vivono gli immigrati, combattendo i toni sprezzanti (di cui sono vittime) e il desiderio di approdare in una nuova terra per dare vita ad un futuro migliore.
La nuova città dovrebbe essere come terra in cui i giovani e i meno “fortunati” possono seminare la speranza e la voglia di mettersi in gioco per ricominciare.
Un altro aspetto che il film intende evidenziare sta nel non sottovalutare la condizione di disagio in cui, molto spesso, si ritrovano a vivere i figli di coloro che compiono questo sacrificio e i pesi che ne conseguono.
Questo tratto è noto nel carattere della protagonista Ember, che a sua volta manifesta una rabbia proveniente dal suo istinto naturale dell’essere fuoco, a cui non si può chiedere di smetterla. Tramite quest’atteggiamento, la donna “fuoco” vuole dimostrare la loro scarsa capacità di adattamento – in termini di popolo – in preda alla tensione di una vita vissuta ai margini e delle pressioni che hanno dovuto subire i suoi genitori.

Peter Sohn ha saputo trattare molto bene una tematica che può sembrare scontata, rendendola significativa e suggestiva. Infatti, tutte queste emozioni riescono a fondersi grazie alla cura che lo Studio Pixar realizza nella recitazione dei suoi personaggi, risaltando la precisione con cui vengono animati i loro movimenti.
In questo modo anche un semplice tocco, diventa espressione di vicinanza, elevando ogni gesto ad un forte senso di umanità e profondità, generando commozione.

Le colonne sonore dei film sono molto spesso l’incipit che riscalda i nostri cuori e che accompagnano i momenti più significativi della storia.
A tal proposito, vorrei citare il brano Per sempre ci sarò, cantato da Mr Rain, scritto in occasione del film Elemental.

Terminando su queste dolcissime parole:

“Voglio solo dirti che insieme cambiamo il mondo
Sono sempre qui con te quando ridi o quando tocchi il fondo
Anche se non puoi vedermi più
Come il sole nella pioggia quando cade giù
Uh-uh

Ti giuro che per sempre ci sarò
Ovunque andrai, sempre ci sarò

Anche se siamo diversi, vedo i miei sogni dai tuoi occhi
Volo via, vola via con me, uoh-oh”

Alessandra Lima

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Alessandra Lima

Sono Alessandra, classe 2001 e studentessa di lettere moderne all’Università di Napoli “Federico II”. Mi interessano la letteratura, l’arte e la fotografia, da cui quasi sempre traggo ispirazione per la scrittura che è, a sua volta, una mia passione. Rendo la penna un tramite per lasciare a chi mi legge la possibilità di comunicare col mio mondo interiore e i miei interessi.
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