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Orticaria acquagenetica: si può essere allergici all’acqua?

Il nostro corpo è formato al 60% di acqua circa.

Rappresenta l’elemento più importante per l’essere umano, non a caso si consiglia di berne almeno 2 litri al giorno.

Le sue funzioni nel corpo umano sono diverse. Riesce ad essere solvente di composti organici, può termoregolarizzare ed è essenziale nelle trasformazioni metaboliche.

Senza dimenticare la sua efficacia per quanto riguarda l’idratazione e quindi il benessere di capelli, pelle, e organi interni.

Per cui, penserete, come si può essere allergici all’acqua?

L’orticaria acquagenetica è una rara forma di orticaria che colpisce i punti del corpo a contatto con l’acqua.

Questi presentano arrossamenti che appaiono entro 20 o 30 minuti durando addirittura ore.

Il problema, però, non è l’acqua ma la cute.

Infatti, l’allergia può avere luogo anche con la pioggia o le lacrime, mentre ingerire l’elemento non provoca danni, se non alle labbra.

Ma cosa accade?

In sostanza, quando l’acqua tocca la cute il sistema immunitario innesca un meccanismo immunologico rilasciando istamina, che attua la vasodilatazione.

Chi soffre di questa patologia ovviamente non può stare a contatto con l’acqua e deve necessariamente assumere antistaminici.

Rispetto alle altre orticarie, che non hanno sempre una causa specifica e durano molto più tempo, quella acquagenetica ha una durata di uno o due ore, periodo durante il quale si avvertono forti pruriti e rossore sulla zona interessata.

Non è ben chiara la causa di questa patologia, probabilmente legata a una risposta del sistema immunitario.

Esistono poi casi più gravi come l’angioedema, un gonfiore più profondo sulla pelle oppure attorno agli occhi che può addirittura portare problemi respiratori. 

Questi eventi, però, sono rarissimi e colpiscono poche persone.

Ovviamente una delle difficoltà principali dell’orticaria aquagenetica è rappresentata dallo stress psicologico che i pazienti subiscono trasformandola in paura dell’acqua stessa.

Ora, vi chiederete, come può lavarsi un soggetto affetto da questa patologia.

Bhe, con una cura di antistaminici è possibile limitare a una volta settimana il contatto diretto con l’acqua e farlo durare il meno possibile.

Insomma l’elemento che genera la vita sulla terra, e così essenziale per il nostro organismo, può diventare nocivo e dannoso per alcune persone.

È bene quindi rivolgersi ad uno specialista ed effettuare tutti i test adeguati se ci si trova in una situazione del genere.

Martina Maiorano

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Martina Maiorano

Ciao! Sono Martina Maiorano, classe 1996. Fin da piccola ho avuto due grandi passioni: i libri e il beauty. Frequento Lettere Moderne all’Universitá Federico II e da poco sono entrata nel team de La Testata, pronta ad accettare nuove sfide!
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