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“Let It Snow! Let It Snow! Let It Snow!” e la curiosa diversità di ciascun fiocco di neve

La stagione invernale abbraccia i mesi più freddi dell’anno, ossia quando diviene possibile sostare in montagna per regalare ai nostri occhi la vista di candidi paesaggi, o assistere a cascate di fiocchi di neve stando al riparo di una calda abitazione.

Se i singoli cristalli di neve venissero osservati in modo molto ravvicinato potremmo notare alcune sostanziali differenze.

Specifichiamo che si riscontra un’unica caratteristica comune: la forma esagonale, generata grazie alle leggi fisiche e chimiche della cristallizzazione ma subentrano anche altri fattori che incidono sulla loro creazione… fattori che svelerò non senza aver chiarito un dato che – per quanto appaia scontato – è importante sapere: la neve è composta da acqua, ossia due molecole di idrogeno e una di ossigeno.
A tal proposito, la fisica ci suggerisce che un singolo fiocco di neve dispone di un biliardo di molecole che possono combinarsi in tanti modi, diversi tra loro.
Questo processo risente anche dell’influenza del posto in cui avviene la formazione del cristallo di neve, visto che mutano le condizioni di temperatura, pressione e umidità.

Ad esempio, la temperatura ambientale incide sulla laboriosità della forma dei fiocchi di neve nel senso che minore sarà la temperatura e maggiore sarà la loro complessità, naturalmente considerando la temperatura di zero gradi. Infatti, se la temperatura si abbassa fino a raggiungere i –5 °C i cristalli di neve si approprieranno di forme di lunghi aghi; invece, raggiunti i –15 °C prevale una forma piatta a stella esagonale.
Inoltre, ogni fiocco di neve è costituito da un certo numero di diramazioni, il che è dipeso dall’umidità. Quest’ultima incide sulla quantità di queste formazioni poiché più cresce il tasso di umidità e maggiori diramazioni andranno a formarsi. Di conseguenza il risultato renderà la geometria del cristallo di neve articolata e più affascinante.

Arriviamo al dunque: “Quante tipologie di fiocchi di neve possiamo contare?”

Secondo uno studio più recente, condotto nel 2013, oggi possiamo contare ben 121 categorie, disposte in tre sottolivelli, cioè generale, intermedio ed elementare.

Andando a pescare quelle che sono le tipologie più significative, possiamo elencarne alcune:

  • Fiocchi dentrici: i classici cristalli di neve che solitamente possiamo osservare anche durante le nevicate a bassa quota, la cui forma è data dagli agenti atmosferici di cui abbiamo scritto poc’anzi.
  • Graupel: si presentano come dei granelli bianchi e opachi che possono assumere sia una forma sferica che conica, con una grandezza che va tra i 2 e i 5 millimetri. 
  • Fiocchi a rosetta: classico nucleo di ghiaccio da cui di tanto in tanto prendono forma cristalli conici.
  • Nevischio: chiamata anche “neve che attacca” per la sua resistenza al suolo nel momento in cui cade differentemente dalla neve tonda. Cadono in piccole quantità. 
  • Fiocchi a doppio strato: l’unione tra la neve tonda e il nevischio genera i fiocchi a doppio strato, ossia a due piani.
  • Gragnola: cristallo composto da granuli di ghiaccio trasparente e translucidi. Assume una forma sferica e raggiunge i 5 mm di diametro.
  • Fiocchi triangolari: si classifica come la tipologia più rara e si formano quando la temperatura raggiunge i due gradi sotto lo zero.
  • Fiocchi ad aghi: cadono specialmente durante le bufere di neve, in alta quota con temperature molto basse. Si riconoscono dalla forma particolarmente corta e al loro interno possono essere pieni o cavi.

Per di più, la suggestione che ci suscita un paesaggio innevato non è mai abbastanza per non poterla riprodurre anche artificialmente… inventata da Vicent Schaefer, fu usata per la prima volta in Massachussets.
Tramite dei cannoni sparaneve si riuscì a ricreare il fenomeno naturale della neve attraverso il congelamento e la successiva cristallizzazione dell’acqua.

Dunque, ci resta che attendere intrepidamente queste gelide giornate possano regalarci qualche attimo di magia, facendoci ritornare bambini.

Alessandra Lima

Leggi anche: Aria di neve sul tuo viso

Illustrazione di Edoardo Iodice 

Alessandra Lima

Sono Alessandra, classe 2001 e studentessa di lettere moderne all’Università di Napoli “Federico II”. Mi interessano la letteratura, l’arte e la fotografia, da cui quasi sempre traggo ispirazione per la scrittura che è, a sua volta, una mia passione. Rendo la penna un tramite per lasciare a chi mi legge la possibilità di comunicare col mio mondo interiore e i miei interessi.
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