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L’importanza del romanzo di formazione

Da Goethe a Jack London, fino al contemporaneo Paolo Giordano, ecco la storia di un genere che ha appassionato ragazzi e adulti, dal Settecento ad oggi: il romanzo di formazione.

È ormai comune far risalire le origini del romanzo di formazione – chiamato anche Bildungsroman –  alla fine del Settecento, precisamente in Germania, con l’uscita nel 1796 del noto Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister di Johann W. Goethe. Ma di cosa tratta il romanzo di formazione?

Questo genere affronta principalmente l’evoluzione del protagonista dell’opera, che affronta il passaggio dalla giovinezza all’età adulta, tramite un processo di maturazione fatto di errori, viaggi e prove da superare.

Nel tempo, questo genere è spopolato nel resto del mondo, arrivando persino all’Italia. Ricordiamo infatti il famigerato romanzo di Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, del 1883, letto da miliardi di persone in tutto il mondo e che ha subito numerosi adattamenti cinematografici e teatrali.

Tuttavia, gli anni d’oro di questo genere sono da far risalire al secolo del Novecento, altamente popolato di romanzi di formazione. Tra i titoli di maggior rilievo ricordiamo infatti, Martin Eden di Jack London, Il giovane Holden di Salinger e Sulla strada di Jack Kerouac.

Per non parlare del fatto che la fine del Novecento ha visto la nascita di quella che è la più importante serie di romanzi di formazione per ragazzi: Harry Potter di J. K. Rowling.

Mentre gli anni Duemila hanno visto la nascita di romanzi come La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano e la serie letteraria de L’amica geniale di Elena Ferrante.

Quindi, come mai questo genere ha riscontrato così tanta popolarità tra i ragazzi (e anche gli adulti), soprattutto nel corso degli ultimi due secoli?

Il romanzo di formazione in passato aveva il compito di promuovere l’integrazione del protagonista nella società, ma oggi lo scopo principale di questo genere è raccontare i sentimenti, le emozioni e il vissuto del personaggio, nel corso della sua maturazione.

Il protagonista di un romanzo di formazione viene come “travolto” dagli eventi della propria vita, che lo porteranno ad un processo di introspezione, per poi arrivare alla maturazione.

I ragazzi sono attratti da questo genere perché riescono molto spesso a riconoscersi nei pensieri del protagonista, esplorando quindi la propria identità e la propria psicologia, venendo quasi guidati dalle parole dello scrittore.

Prendiamo per esempio la storia di Pinocchio:

Nel corso del romanzo di Collodi, la coscienza di Pinocchio viene spesso corrotta da eventi esterni, mostrandoci la crudeltà del mondo e delle persone (come per il Gatto e la Volpe), e si troverà ad affrontare una serie di peripezie che infine lo porteranno a riconoscere cos’è e giusto e cos’è sbagliato, diventando un “bambino vero” (quindi maturo).

C’è però da aggiungere che il romanzo di formazione, così come molti altri generi, è stato influenzato nel corso del tempo da una serie di dinamiche e dal contesto socio-culturale dell’epoca.

Di conseguenza molti dei fatti narrati e dei ragionamenti dei personaggi, potrebbero non essere più “validi” al giorno d’oggi. Bisogna quindi leggere questi titoli, sapendoli collocare nel contesto storico che gli appartiene.

Ilaria Perris

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Ilaria Perris

Classe 2003, cinefila, sognatrice e napoletana. Studentessa di cinema e audiovisivo all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Appassionata di letteratura, arte, critica cinematografica e musica. Credo fortemente nel potere e nella libertà della scrittura e della corretta informazione.
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