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“La parità che contrasta la violenza”: la Campania contro gli stereotipi di genere e la violenza sulle donne

Negli ultimi tempi, si è discusso di educazione all’affettività, lotta agli stereotipi di genere e violenza sulle donne.

Da dove bisogna partire per educare le nuove generazioni a queste tematiche così sensibili?


In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, i centri antiviolenza gestiti dalla cooperativa sociale Proodos hanno dato vita ad una rassegna di eventi intitolata “I miei sogni… a prescindere dagli stereotipi. La parità che contrasta la violenza”. I CAV Estìa, Annabella Cozzolino, Eirene e Vite di Giada, hanno presenziato nelle città di Sarno, Torre Annunziata, Pomigliano d’Arco ed Ercolano dal 21 al 24 novembre, realizzando degli interventi con la partecipazione degli istituti scolastici di I e II grado delle rispettive città.
Durante questi incontri, abbiamo avuto l’occasione di assistere a testimonianze emozionanti di donne forti, che ci hanno raccontato i loro percorsi di rinascita e che hanno espresso la necessità di combattere non solo la violenza, ma gli stereotipi di genere a cui sono condannate anche le generazioni presenti. Gli studenti dei licei coinvolti hanno accompagnato questi discorsi con degli interventi, facendo proprie le tematiche e portando al pubblico poesie, monologhi, canzoni, video e cortometraggi, che esprimessero a pieno titolo i problemi sociali da combattere.
Durante il primo appuntamento, tenutosi il 21 novembre a Sarno presso il teatro De Lise, ai saluti istituzionali sono seguiti gli interventi di Melica Comberiati, Segretaria CISL di Napoli e di Clementina Sasso, Astrofisica dell’INAF e dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte.

Abbiamo inoltre avuto l’occasione di ospitare la regista Irene Magnani, regista del cortometraggio Il silenzio uccide, proiettato durante l’appuntamento del 22 novembre a Torre Annunziata.
Nel corso dell’evento del 23 novembre a Pomigliano d’Arco, sono state invece accolte Angela Gargano dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare della sezione di Napoli, e Antonella Liccardo dell’Università degli studi di Napoli Federico II, che hanno avuto modo di presentare ai licei presenti il progetto Laleo Lab, il gioco da tavola sugli stereotipi, che ha lo scopo di enfatizzare l’importanza dello “sviluppo di una narrazione alternativa della realtà libera da stereotipi”.
I tragici eventi di questa settimana, come quelli di quest’anno, riguardanti violenze sulle donne e femminicidi, hanno portato a una mobilitazione su scala nazionale, portando all’organizzazione di cortei per il giorno 25 novembre.
Siamo ormai ben consapevoli che le questioni largamente affrontate, sono problemi di origine culturale, e i fenomeni che ne scaturiscono vengono perpetuati tutt’ora.
I problemi nati da questo modello di società patriarcale, sono dovuti alla costruzione di queste convenzioni, che prevedono la figura di “uomo”, dal pugno di ferro, possessivo e violento, che pensa di poter decidere per la vita stessa della donna, tarpandoci le ali.
L’educazione delle nuove generazioni è nelle mani delle famiglie e dell’istruzione, che devono essere pronti ad insegnare cosa sia il consenso, il rispetto, il “no”. Ma perché questo possa accadere, è importante eliminare alla radice tutti quei concetti e preconcetti malati che opprimono la nostra società, partendo ed educando soprattutto gli stessi adulti.
Siate pronti a dire basta, nel nome della libertà e dei sogni.

Ilaria Perris

Gallery a cura di Roberto Cirillo

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Ilaria Perris

Classe 2003, cinefila, sognatrice e napoletana. Studentessa di cinema e audiovisivo all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Appassionata di letteratura, arte, critica cinematografica e musica. Credo fortemente nel potere e nella libertà della scrittura e della corretta informazione.
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