Primo PianoSociale

Kimbo e Ciccio Merolla insieme per il territorio partenopeo

Da una parte una delle più importanti case di produzione di caffè napoletane, dall’altra un artista, disco d’oro con la sua Malatia; due elementi pronti ad unirsi per creare una miscela unica, mai vista prima.

Questa è la storia di un incontro casuale destinato a creare, grazie all’amore per il proprio territorio, qualcosa di concreto per i giovani musicisti campani per non farli scappare dalla propria terra per studiare e formarsi.

È nata a maggio di quest’anno la collaborazione tra Mario Rubino, attuale presidente della Kimbo Spa, e il cantante Ciccio Merolla: l’incontro tra i due ha messo in evidenza l’amore che entrambi hanno verso il territorio, oltre alla voglia, come già scritto poc’anzi, di costruire qualcosa di concreto per i giovani musicisti campani ed aiutarli a studiare e a formarsi rimanendo a Napoli.

L’istituto a cui hanno voluto fare riferimento è il Conservatorio San Pietro a Majella, affinché accogliesse un primo fondo di 12.000 euro, divise in due borse di studio da 6.000 euro ciascuna per l’anno accademico 2023/2024, e condiviso in egual modo da Kimbo e da Merolla, oltre all’istituzione di quattro successive borse di 5.000 euro ciascuna che Kimbo darà al Conservatorio per i prossimi quattro anni accademici.

Il motivo per cui hanno scelto il San Pietro a Majella, come dichiara il presidente del Conservatorio Luigi Carbone, è perché è “un presidio culturale e civile oltreché un istituzione accademia riconosciuta a livello internazionale come eccellenza nel campo della formazione musicale”.

Grazie alla disponibilità della Kimbo, renderanno disponibile una borsa di studio quinquennale destinata agli studenti più meritevoli così che riescano “a coltivare la bellezza della musica, il vero argine al dilagare della violenza e della brutalità”.

Ciò che Carmine Santariello, d’accordo con Gaetano Panariello che dal 1° novembre entrerà nella carica di direttore del San Pietro a Majella, vuole sottolineare è che la collaborazione con la Kimbo sarà molto utile anche per dare un ulteriore impulso alle attività didattiche e formative che da tempo il Conservatorio San Pietro a Majella porta avanti per valorizzare la ricchezza di professionalità e talenti che contraddistingue l’Istituto.

Con questi preamboli, l’azienda e l’artista napoletano hanno iniziato a lavorare per proseguire un progetto sociale tramite la musica, strumento che da sempre viene utilizzato come linguaggio comune.

È infatti stato lanciato su tutte le piattaforme musicali, dalle 10:00 di domenica 1° ottobre 2023, giornata dedicata all’International Coffee Day, la canzone ‘O Kafè, rielaborazione dello storico jingle del 1988 della azienda Kimbo, utilizzato da Merolla come “sample” per creare una nuova canzone dedicata alla magnifica tradizione del caffè nella città partenopea, dedicata anche a Napoli stessa.

Mario Rubino afferma che con le loro iniziative aziendali volte al culturale hanno spesso dimostrato il valore culturale del caffè, dimostrando quali siano i suoi cinque sensi, riuscendo ad esprimere insieme a Ciccio Merolla il “sesto senso” della miscela Kimbo, insito nel DNA dei napoletani, rimandandolo al senso per il ritmo della vita e, di conseguenza, per la musica.

L’ormai noto cantante napoletano aggiunge, invece, che con la collaborazione con Kimbo hanno “formato una nuova band” perché si sono scambiati “la musica per condividere una visione”, ossia quella di chi ha scelto di creare la propria arte ed impresa rimanendo nella propria città, investendo sull’impegno, sulla qualità e sull’internazionalità delle proprie identità.

Questa collaborazione tra le entità partenopee ha fatto in modo di rendere omaggio al grande classico ‘O Café scritto da Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia, nato nel Quartiere Sanità, lo stesso del caffè Kimbo.

Irene Ippolito

Iris Ippolito

Sono Irene “Iris” Ippolito, classe 2002 nata e cresciuta a Napoli. Tra un libro ed un altro, ho scoperto di voler lavorare nel mondo dello spettacolo e della scrittura. La mia passione per lo spettacolo è nata grazie anche al laboratorio teatrale ScugnizzArt, che mi ha accompagnato alla scoperta di me stessa per ben 3 anni. Lo sport è quel mondo che mi ha dato la spinta di mettermi in gioco nella scrittura, diventando il mio migliore amico.
Back to top button