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Campanile di San Marco: un’icona che domina il cielo di Venezia

Il campanile di San Marco, situato nella piazza omonima a Venezia, è un’icona della città e uno dei campanili più famosi al mondo. La sua maestosa struttura domina il panorama veneziano, offrendo una vista panoramica spettacolare sulla città lagunare.

Originariamente, nel IX secolo, il campanile nacque con il ruolo di torre di avvistamento e di faro. Tuttavia, l’attuale campanile che vediamo oggi risale al XII secolo. Nel corso del tempo ha subito diverse trasformazioni e restauri, ma mantenne la sua imponente forma e il suo stile architettonico unico. 

L’architettura del campanile di San Marco è una fusione di diversi stili, tra cui il romanico e il gotico. La torre si erge per 98,6 metri di altezza ed è coronata dalla figura della celebre statua dell’Arcangelo Gabriele. Le facciate del campanile sono decorate con una serie di archi.

Il campanile di San Marco ha affrontato molte peripezie. Nel 1489 fu colpito da un fulmine che distrusse la cuspide in legno. Successivamente un terremoto nel 1511,  rese necessari lavori di rafforzamento che portarono alla costruzione di un attico che slanciò maggiormente la struttura. 

Ma la sfortuna era accanita contro la povera torre. Infatti nel luglio del 1902, il campanile crollò improvvisamente lasciando sbigottiti i veneziani. Il crollo fece un’unica e piccola vittima: il gatto del custode, ritrovato sotto le macerie. 

Il crollo segnò profondamente la città e i resti del campanile furono gettati in mare.

La ricostruzione del campanile di San Marco fu un’impresa titanica. Ci vollero nove anni per completarlo ma alla fine, nel 1912, il campanile di San Marco risorse, più imponente che mai. Era fedele al precedente, ma solo nell’aspetto: per garantire la sicurezza ed evitare i crolli, gli architetti si servirono delle più rigorose leggi di rafforzamento. 

Ci sono molte curiosità che riguardano il campanile di San Marco. Si narra che ai tempi della Repubblica di Venezia i criminali subivano il “suplissio dela cheba” ovvero la persona condannata veniva esposta in una gabbia e appesa al campanile.

In passato il campanile era circondato da botteghe, motivo da cui deriva il modo di dire veneziano “andemo a bever un’ombra”, che sta per “andiamo a bere un bicchiere di vino all’ombra del campanile”.

Il campanile di San Marco è la testimonianza della storia di Venezia e del suo splendore artistico, motivi che lo rendono una meta imperdibile. I visitatori possono salire sulla torre utilizzando un ascensore e godere di una vista panoramica mozzafiato sulla città e sulla laguna offrendo loro l’opportunità di immergersi nel passato e di ammirare la bellezza senza tempo di Venezia.

Enza Galiano

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Enza Galiano

Sono Enza Galiano, disegno cose e faccio guai. La mia formazione è stata arricchita dall’Accademia di Belle Arti di Napoli dove ho coltivato la mia passione per l’arte visiva e ho scoperto l’illustrazione. Mi piace raccontare storie ed esprimere idee attraverso forme e colori. Le illustrazioni sono la mia voce silenziosa.
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