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Il lato positivo – Iperattività: lo sport aiuta, ma quale scegliere?

Mens sana in corpore sano: gli antichi lo sapevano, e non si sono affatto sbagliati.

Lo sport risulta essere un valido alleato per il benessere psicofisico personale, anche e soprattutto per i bambini.

Studi clinici hanno dimostrato, negli ultimi anni, l’esistenza degli effetti terapeutici dell’attività sportiva, in particolare per il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ADHD).

Quest’ultimo è un disturbo del neurosviluppo, che in età infantile si manifesta con l’iperattività, poi in età scolare (scuole elementari) con la disattenzione.

Durante l’adolescenza sono più comuni sintomi di nervosismo, irrequietezza e impazienza, mentre, da adulti, se l’iperattività si riduce, spesso persistono disattenzione e impulsività. Essendo il disturbo più comune dell’età dello sviluppo, trattare l’ADHD durante l’infanzia risulta molto utile.

Gli sport individuali sono preferibili a quelli di gruppo, in quanto questi ultimi prevedono una maggiore attenzione a ciò che succede nell’ambiente circostante, stressando ulteriormente il bambino.

Sport individuali, invece, come le arti marziali, il nuoto ed il tennis favoriscono la concentrazione e la riflessione, aiutando il bambino a prendersi cura di sé. 

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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