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Il nuovo tour di Beyoncé è strabiliante

Ogni esibizione di Beyoncé è un autentico evento.

Se poi si considera che il suo ultimo tour da solista risaliva al lontano 2016, si comprende quanto il Renaissance World Tour sia stato atteso. 

Quando è stato annunciato il Renaissance World Tour di Beyoncé, lo scorso febbraio, il web è andato in subbuglio. Le prevendite, infatti, sono letteralmente esplose. I biglietti sono andati a ruba, generando sold out quasi immediati. Inoltre, molti degli stadi che stanno ospitando i concerti hanno registrato il record di spettatori proprio durante lo show di Beyoncé. Si tratta di risultati eccezionali, che però si accompagnano a quella che è, giusto per dire, l’artista maggiormente premiata nella storia dei Grammy

La prima tappa si è svolta a Stoccolma, lo scorso 10 maggio, toccando successivamente diverse città europee. Da luglio, invece, Beyoncé si sposterà in Nord America. Qui il tour proseguirà fino a fine settembre. Tra i paesi in cui, almeno per ora, non è prevista neanche una tappa c’è purtroppo l’Italia. Tuttavia, non bisogna perdere la speranza. Infatti, da diverso tempo si rincorrono voci riguardo all’aggiunta di altre date, previste probabilmente per il 2024. Sarà la volta buona per i fan italiani? Staremo a vedere! 

Nel frattempo, possiamo tutti concordare sulla grandezza artistica di Beyoncé, che in questo tour porta la musica dal vivo ad un altro livello. Lo show proposto è, infatti, veramente esplosivo ed elettrizzante. Il concerto si apre sulle note di “Dangerously in love 2”, risalente al suo primo album da solista. Rapidamente, però, si fanno spazio le canzoni dance/house di Renaissance, il suo ultimo lavoro discografico. Non mancano nemmeno i riferimenti al passato. Vengono infatti proposte molte sue hit storiche, tra cui Crazy in love, Love on top e Run the world (girls). Alcuni brani sono eseguiti in mash-up con altre canzoni della stessa Beyoncé. Ad esempio, la recente Cuff it contiene elementi di End of time, mentre Alien Superstar è unita a Sweet Dreams. Non mancano, infine, le influenze di altri artisti, tra cui Mary J. Blige, Lil Uzi Vert e Britney Spears. 

Oltre alle canzoni, lo show spicca, come è prevedibile, anche per le coreografie e le scenografie. L’ultima parte dello show è infatti dedicata ad un autentico tributo alla ball culture. Si tratta di un movimento che si è sviluppato nelle piste da ballo della New York degli anni 60, un luogo di ritrovo e di rifugio per la comunità LGBTQ+, dove poter esprimersi tramite i costumi e il ballo. Da allora, la ball culture si è estesa, includendo anche l’iconico stile del voguing. Da tempo, Beyoncé si è fatta promotrice di questo stile artistico, invitando nel suo corpo di ballo degli esponenti delle ballroom. Inoltre, le sue canzoni sono spesso utilizzate come dei propri e veri inni per i diritti LGBTQ+

Per quanto riguarda i look, Beyoncé ci ha sempre abituati ad abiti sorprendenti ed eccentrici. Questo tour non poteva che continuare su questa scia. Tra i brand scelti per vestire la cantante sul palco, all’insegna di abiti scintillanti e paillettes, troviamo nomi altisonanti, come: Mugler, Balmain e Alexander McQueen. Durante America has a problem appare addirittura vestita da ape regina, rendendo omaggio al suo soprannome di Queen B. Come anticipato, anche le scenografie sono indubbiamente spettacolari. Basti pensare alle installazioni con dei robot, all’esibizione di Plastic off the sofa in una conchiglia gigante o al cavallo scintillante su cui la cantante appare nell’ultima esibizione dello show, intonando Summer Renaissance

Nelle ultime tappe del tour, poi, Beyoncè non ha calcato il palco da sola. A farle compagnia, infatti, è arrivata a sorpresa anche sua figlia di 11 anni, Blue Ivy, che ha accompagnato i ballerini durante alcune coreografie. Questa esibizione a sorpresa ha elettrizzato i fan, diventando virale sui social. Vi abbiamo dato sufficienti motivi per incoronare Beyoncé come una delle migliori performer al mondo? Noi, dal nostro canto, non possiamo far altro che aspettare e sperare che venga in Italia, anche perché manca nel nostro paese dal 2018. In quell’anno, infatti, si esibì a Milano e a Roma in occasione dell’On the Run Tour, insieme a Jay Z. 

Stefania Berdei

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Stefania Berdei

Classe 2000, scrivo di tutto ciò che solletica la mia fantasia. Studio Mediazione linguistica e culturale, poiché penso che la diversità e la ricchezza culturale siano il motore del mondo. In attesa di un ritiro spirituale su un’isola tropicale, cerco di essere ogni giorno la versione migliore di me stessa. Nel resto del tempo, mi nutro di serie televisive, film e libri.
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