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3 pilot per amare e 3 per odiare una serie TV

La nuova serie consigliata da tutti è appena uscita, e già dal primo episodio sei rimasto letteralmente incollato allo schermo per tutta la durata della puntata?

Non sono rari i casi in cui una serie Tv prenda ampi consensi tra il pubblico già a partire dall’episodio pilota, ovvero il primo della prima stagione.

Grazie a piattaforme come Netflix o Amazon Prime Video non è quasi mai necessario attendere l’uscita delle puntate successive. Abbiamo tutto e subito a sola portata di click, non ti resta quindi che divorare tutta la serie in men che non si dica!

Quali sono i pilot che hanno fatto innamorare gli appassionati? Quali quelli che hanno fatto imbestialire gli hater? Scopriamone alcuni!

Pilot più amati

  • I segreti di Twin Peaks

Un enigmatico prodotto di David Lynch, irrompe sugli schermi degli USA nel 1990 con la tragica scoperta del cadavere di una giovane donna. Con il suo ritmo ben scandito, riesce a tenere sugli schermi i telespettatori per tutta la durata dell’episodio, lasciando tutti estremamente incuriositi dallo scoprire gli sviluppi delle indagini sulla morte di Laura Palmer. È importante notare le costanti variazioni di genere, di fatto il genere thriller è legato da un filo sottile a delle note amaramente ironiche, quasi comiche, che indispettiscono il fruitore, generando un’inevitabile reazione a catena di episodio dopo episodio.

I picchi di ascolto della prima puntata di I segreti di Twin Peaks registrati da Auditel furono 11.943.000.

  • How I Meet Your Mother

Con un totale di 9 stagioni e più di 208 episodi all’attivo, fermarsi all’episodio pilota sarebbe una vera pazzia, soprattutto se la serie in esame è un capolavoro del genere comedy, come nel caso di HIMYM.

Anche qui il Pilot non delude, anzi, la voce fuori campo di Ted che, nel 2030, è intento a raccontare ai suoi figli le dinamiche di come ha conosciuto la loro madre, Tracy fa entrare subito il telespettatore nella dinamica del serial. How I Meet Your Mother va a rinnovare un po’ il mondo della sitcom americana, ma la presenza di dettagli che suonano familiari a quel tipo di serialità, genera un hype e un interesse mondiale. Già dalla prima pubblicazione, nel settembre 2005, il progetto registra numeri assurdi.

L’episodio Pilota di How I Meet Your Mother è stato visto da oltre 10,94 milioni di spettatori.

  • Grey’s Anayomy

Forse qualche appassionato di serie tv ha potuto storcere il naso leggendo questo nome in classifica; beh sì, malgrado gli ascolti di Grey’s Anatomy siano vertiginosamente calati negli ultimi anni, il medical drama made in Seattle detiene il titolo di uno dei migliori pilot della storia. La vita nel reparto per i nuovi apprendisti chirurghi si fa strada tra i salotti americani già dalla sua Prima TV, presentando da subito i protagonisti Meredith, Cristina, Izzie e Alex, che diventeranno, nel corso della lunga vita di Grey’s Anatomy (ancora in produzione con 370 episodio all’attivo ad oggi), i personaggi ai quali i fan si affezioneranno maggiormente.

Questo pilot ha raggiunto numeri folli, guadagnandosi oltre 16,25 milioni di audience.

Pilot più odiati

  •  Six Feet Under

Frena, frena, frena, sì, so già cosa stai per dire…Alan Ball, padre del capolavoro “American Beauty” cosa diavolo ci fa in una classifica dei peggiori? Ebbene, almeno questa volta Alan finisce sul podio sbagliato: questa classifica non vuole rivolgersi alla qualità dei prodotti televisivi in generale, quanto al feedback ricevuto. Ecco, forse nessuno era pronto alla ventata di freschezza che questa serie ha lasciato dietro di sé. Il lavoro fatto da Alan mira ad uscire dalla comfort zone nella quale la serialità televisiva si adagia, presentando una serie che all’inizio di ogni episodio racconta un decesso che, anche con l’utilizzzo di black humor, mira a far riflettere personaggi e spettatori.

La grande rivoluzione di questa serie non fu accolta con clamore dalla critica, che sindacava soprattutto la scelta di inserire un pilot che fosse autoconclusivo e non desse una visione generale sulla linea che la serie intraprenderà.

L’episodio pilota non ha superato i 4 milioni di auditori, un vero fallimento.

  •  Rome

Dopo un esperimento come Game Of Thrones, si era assodato che i drammi che attanagliavano le grandi personalità della storia del passato fossero terreno fertile per un vasto pubblico, Rome sembrava quindi un successo già assicurato dall’incipit. La serie si offriva di dare una descrizione dell’ascesa e della caduta dell’impero di Giulio Cesare. La produzione (americana) girò le scene direttamente in territorio italiano, spendendo un quantitativo di denaro molto ingente, anche per la campagna di marketing – cifra che si aggira attorno ai 10 milioni di dollari. Gli ascolti non furono mai esuberanti e, già alla seconda stagione, la HBO ritirò la serie, nel momento in cui l’audience calò così tanto da non permettere nemmeno di rientrare nelle spese di produzione.

Rome in Usa registrò un pubblico di 3,8 milioni di telespettatori (salito a 8,9 grazie alle successive 11 repliche)

  • Vinyl

L’esperimento di Martin Scorsese sul piccolo schermo non smuove e non entusiasma, un elettrocardiogramma piatto che resta lì, non va oltre la media. Già dal pilot, ci viene presentato Richie Finestra (interpretato da Bobby Cannavale), un burattinaio dell’industria del rock in crisi economica e personale. La vicenda si svolge durante il declino della sua etichetta, la American Century Records, costantemente sotto la pressione delle multinazionali, giri loschi e truffe che rendono marcio un intero sistema. La serie ha vita davvero breve, appena una stagione, trasmessa per la prima volta il 14 febbraio 2016, solo 4 mesi dopo, nel giugno dello stesso anno, arriva la decisione di ritirare e cancellare ufficialmente la serie. Si pensi che solo il Pilot, dalla durata di due ore, costò alla produzione circa 30 milioni di dollari.

Gli ascolti totalizzati dal pilot? Davvero una miseria! Furono infatti appena poco sopra i 760mila gli ascolti totali.

Quali serie ti hanno appassionato già dal pilot? Quali invece erano partite con premesse orrende, ma con il passare degli episodi ti hanno fatto ricredere?

Giovanni Perna

Vedi anche: Il Capitan Ovvio del 1500? È lapalissiano!

Giovanni Perna

Cosa mi piace fare nella vita? Troppe cose, ma "creare" prima di tutto. Che siano testi, musica o arte in ogni sua forma, amo creare cose che lascino un'impronta, che non facciano pensare "questa cosa l'ho già vista". Non mi piacciono le etichette, non mangio cibi preconfezionati. Amo la moda, odio chi la segue. Per il resto sono solo Giovanni.

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