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Dadizioni – ripetizioni ai tempi della didattica a distanza: Alda Merini

La miglior vendetta? La felicità. Non c’è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.  

Alda merini

Alda Merini di felicità ne sapeva parecchio, o meglio della mancata felicità.

Poetessa, scrittrice e sublime aforista, passó gran parte della sua vita a combattere i disturbi psichici che l’affligevano.  

Nata a Milano nel 1931, dimostra fin da bambina una spiccata propensione allo studio e alla musica ed esordirà giovanissima nel panorama letterario italiano, incontrando fin da subito il favore della critica. Fu Giacinto Spagnoletti, critico letterario, a scoprila pubblicando due sue poesie nell’Antologia della poesia italiana 1909-1949, da lui curata. 

Nel 1947 le verrà diagnosticato un disturbo bipolare e passerà, per la prima volta, un mese in una casa di cura presso Milano. 

Frequenta l’ambiente letterario milanese e entra in contatto con poeti come Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo, instaurando con loro un buon rapporto di amicizia. 

Nel 1953 sposa Ettore Carniti e nello stesso anno uscirà la sua prima raccolta di poesie intitolata La presenza di Orfeo a cui faranno seguito nel 1955 Paura di Dio e Nozze romane e nel 1961 Tu sei Pietro

Dopo l’uscita della raccolta del ’61, per circa un ventennio la Merini rimarrà in silenzio e, afflitta dai problemi psichici, trascorrerà lunghi periodi in varie case di cura, cercando di guarire da un male che non la lascerà mai.  Ed è in questo periodo che sperimenterà gli orrori del manicomio e la sofferenza, che avranno largo spazio nella sua opera futura.  

Verso il 1980 riprenderà a scrivere, e i testi di particolare impatto, confluiranno in una delle sue raccolte più famose dal titolo La terra Santa pubblicata nel 1983, che riceverà il Premio Librex Montale nel 1993.  

In quello stesso anno muore il marito Ettore e la poetessa si ritroverà economicamente in difficoltà, ma comincia a stringere amicizia, che diventerà sempre più intensa, con Michele Pierri, anch’egli poeta, che sposerà qualche anno più tardi.  

Da questi anni in poi la sua produzione si intensificherà, alternando volumi di poesie, prosa e aforismi. Ricordiamo tra i volumi in prosa: 

  • L’altra verità. Diario di una diversa del 1986, in cui la Merini racconta gli anni del suo soggiorno in manicomio 
  • Delirio amoroso 1989  
  • Le parole di Alda Merini 1991    
  • Aforismi e magie 1999 
  • La vita facile 2001 

Delle raccolte poetiche ricordiamo:  

  • Vuoto d’amore 1991 
  • Ballate non pagate 1995 
  • Fiore di poesia 1998 
  • Superba è la notte e L’anima innamora 2000 
  • Un incontro con Maria 2001 
  • Clinica dell’abbandono 2004 
  • Poesie e Satire 2011 

Caratteristica dell’opera meriniana sono i temi del fervore religioso e delle pulsioni umane in contrasto tra loro ed inoltre le paure, i sentimenti di angoscia e di dolore generate dalla traumatica esperienza della reclusione in manicomio.  

Muore a Milano il 1 novembre 2009, all’età di 78 anni a causa di un tumore.  

Beatrice Gargiulo 

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Beatrice Gargiulo

M. Beatrice Gargiulo, studentessa di archeologia, ama l’arte, la storia e dedicare il tempo libero alla lettura.

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