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Caro prezzi: aumentano gli affitti e diminuiscono gli studenti

Se le spese sono troppe, devi accontentarti e scegliere l’università più vicina a casa: è questo quello che emerge dalle valutazioni statistiche più recenti.

Le matricole sono calate del 3%, i fuorisede sono circa 100.000 in meno e l’abbandono universitario, che interessa ben 7 studenti su 10, continua ad essere un fenomeno piuttosto diffuso nel nostro paese.

Quali sono le cause di questa spiacevole situazione?

L’ostacolo principale è di carattere economico. Il momento storico che stiamo vivendo ha messo le famiglie italiane di fronte a decisioni difficili e l’università non è sempre l’opzione più facile e conveniente. Le borse di studio non sembrano essere sufficienti, così come i posti negli studentati pubblici

Spostarsi in altre città della penisola per frequentare l’ateneo migliore o il corso di studi più interessante sembra essere diventato impossibile.

Infatti, i costi degli affitti sono più alti che mai. La Gen Z se n’è accorta e non è stata zitta, come sempre. La polemica è spopolata sui social tra studenti di tutta Italia che denunciano i prezzi folli dei loro alloggi.

Immobiliare.it Insights ha dichiarato che la media nazionale per una camera singola è aumentata dell’11% in più rispetto allo scorso anno, arrivando a 439 euro. Roma si inserisce in questa tendenza: 465 euro per studiare nella capitale. Ma se decidi di traferirti a Milano, il costo per la stanza si aggira intorno ai 620 euro, con un aumento del ben 20%. Le fa compagnia Firenze che ha maggiorato i suoi affitti per gli universitari del 18%, offrendo sistemazioni a 450 euro. Nessuna di queste città, comunque, batte Padova, dove una camera costa sui 450 euro, restando quindi nella media, ma qui il rincaro è stato di oltre il 42% in un anno.

Il problema degli affitti affligge, insieme ai nuovi iscritti, i neolaureati che si spostano in cerca di uno stage scarsamente retribuito che non consente loro di fare progetti per il futuro. Un intero monolocale milanese non richiede meno di 700 euro, mentre un bilocale è quasi un lusso: nel migliore dei casi serviranno poco meno di 1.000 euro al mese. I costi alti costringono ragazzi e ragazze a rifiutare offerte di lavoro e proposte stimolanti, finendo per accontentarsi di quel poco che possono trovare vicino casa.

C’è poi chi può permettersi di pagare affitti tanto alti insieme ad una buona università e sceglie l’alternativa estero, dove i sacrifici sono ricompensati da ottimi impieghi e salari dignitosi.

Insomma, il quadro della situazione italiana è poco rassicurante. Mancano garanzie, gli studenti non sono abbastanza tutelati e non si vedono passi in avanti verso un miglioramento significativo.

È importante assumere consapevolezza del contesto e agire, se necessario. Lo sanno bene gli universitari di Torino, che hanno occupato la mensa “Principe Amedeo” in seguito all’aumento del 40% dei prezzi per i pasti.

Maria Paola Buonomo

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Maria Paola Buonomo

Laureata in Lettere Moderne, filologa in fieri, scrivo per sperimentare e accrescere il mio ego. Tra un esame e l’altro, mi cimento ai fornelli come piano b per il futuro (ma qual è il piano a?!). Sono una fastidiosissima ritardataria cronica, ma non è certo un difetto, anzi, è il mio punto forte: vivo con calma… Nel sangue mi scorre indecisione mista ad incoerenza. Il caos è il mio spirito guida. Rispetto la natura e ogni forma di vita, tranne gli esseri umani. Condivido il cuore con il mio cane.
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