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Come lavorare alle Nazioni Unite: consigli da insider

Se hai mai sognato di entrare a far parte di un’agenzia ONU, ma non sai da dove cominciare, questo è l’articolo per te. Ti spiegherò tutti i dettagli di un processo di recruiting poco conosciuto e sorprendentemente adattabile ad ogni tipo di formazione.

Dal 2019 al 2021 ho lavorato per la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Durante questa esperienza mi è stato chiesto da più persone quale fosse stato il mio percorso di recruiting.

Partiamo da un presupposto: non devi essere un diplomatico o un personaggio politico per trovare un impiego alle Nazioni Unite. Tutti possono lavorarci (ovviamente ci sono alcuni titoli richiesti), ma c’è davvero spazio per ogni tipo di professione.

  1. Le agenzie ONU

Esistono decine di agenzie ONU che si occupano delle più svariate problematiche sociali, politiche ed economiche del nostro pianeta. Tra le più note abbiamo le Nazioni Unite (con sede centrale a New York), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura – Unesco a Parigi, la FAO a Roma e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – UNHCR a Ginevra. Ognuna di queste agenzie ha un focus principale (ad esempio, l’Unesco promuove cultura, scienza e educazione) ed è coadiuvata da numerose sedi sparse per il mondo.

Scegli l’agenzia più vicina ai vostri interessi proprio in base a questo primo dato. Se ad esempio hai a cuore i diritti dei lavoratori, l’agenzia di tuo interesse è l’Organizzazione internazionale del lavoro. Se vuoi fornire supporto ai paesi in via di sviluppo, puoi optare per il Programma alimentare mondiale (WFP) o l’Organizzazione mondiale della sanità. Sto semplificando di molto, ma è davvero utile capire verso quale direzione si pone il tuo interesse per le problematiche umanitarie ai fini della decisione finale.

Alla scelta dell’agenzia segue il presupposto del trasferimento all’estero. Preferisco però focalizzarmi sulle agenzie presenti in Italia, un buon punto di partenza per chi vive già qui.

Nel nostro Paese abbiamo molte agenzie sparse da nord a sud. Alcune di queste sono addirittura sedi centrali, centri nevralgici delle operazioni. Puoi consultare l’elenco completo qui.

  • Le posizioni e come applicare

Le posizioni disponibili sono varie e propongono diverse modalità contrattuali. Il primo step è quello dei tirocini, per i quali è necessario disporre di una laurea triennale o essere iscritti alla stessa. Lo stesso vale per il programma di volontariato che, a differenza del tirocinio, non comprende una retribuzione. Per fare domanda da tirocinante o volontario, potete visitare il sito dell’agenzia di vostro interesse nella sezione apposita (Internship o Volunteer Programme).

Se si è cittadini italiani, si può anche partecipare ai programmi Junior Professional Officers Programme (Italian JPO) e Italian Fellowships Programme. Il primo ti permette di diventare membro dello staff ONU, ma devi aver conseguito almeno una laurea magistrale; con il secondo, invece, puoi collaborare ad un progetto affine ai tuoi studi per la durata di un anno.

Se invece preferisci puntare a posizioni lavorative che richiedono una preparazione maggiore, visita la pagina UN Jobs, un portale che raccoglie tutte le proposte di lavoro delle varie agenzie ONU, selezionabili in base alle città e alle sedi. In questo caso, è utile disporre di una formazione extra, conoscere più lingue e aver conseguito titoli specifici per la posizione.

Visitando UN Jobs, ti renderai conto che ci sono offerte di lavoro per le più disparate professioni. Alcune più tecniche, altre più diplomatiche, ma la scelta è veramente ampia. Io, ad esempio, lavoravo come grafica, una professione che non ti aspetteresti mai di trovare alle Nazioni Unite.

  • Cosa non deve mancare

Ricordati che lavorare per l’ONU o per una delle sue agenzie significa aver a che fare ogni giorno con persone provenienti da ogni parte del mondo, con diversi credi religiosi e appartenenti a differenti etnie sociali e culturali. È essenziale, per questo, aver rispetto dei propri colleghi e vietare commenti su usi e costumi altrui.

Una buona, se non ottima, conoscenza della lingua inglese è fondamentale. Alcune agenzie potrebbero richiedere una lingua aggiuntiva, ma è bene ricordare che le lingue ufficiali dell’ONU sono sei (inglese, russo, francese, cinese, arabo e spagnolo) e non utilizzarle in ambito lavorativo è praticamente impossibile.

Se il tuo curriculum piacerà, verrà organizzato un colloquio conoscitivo molto breve, al seguito del quale c’è un secondo step con domande e richieste più approfondite. Tieni comunque a mente che migliaia di persone tentano ogni giorno di entrare a far parte di questo mondo gigantesco; quindi, potrebbe volerci più di un tentativo. L’importante è non demoralizzarsi e proporsi con onestà e proattività. Ti assicuro che sono qualità molto apprezzate e che ti garantiranno una possibilità in più.

Alessia Capasso

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La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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