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“L’uocchie sicche” ed i rimedi della nonna made in Napoli

Periodo no, fastidi fisici, fallimenti continui…
Ma non è che forse forse ti hanno fatto una fattura?

Il malocchio, si sa, “è peggio d’e scuppettate“  (peggio dei colpi di fucile), ma c’è una tradizione mistica che si tramanda di generazione in generazione la notte di Natale, che prevede proprio il controllo dell’eventuale malora ed il suo successivo scioglimento.

Si tratterebbe di mettere in un piatto acqua ed olio: se quest’ultimo assume la forma di un occhio, allora c’è un sortilegio in atto.
Ma niente paura, perché a quanto pare, affinché tutto si risolva, bastano una preghiera, qualche segno della croce e provvedere poi a gettare il contenuto del piatto lontano dalla propria abitazione.
Nonna approved.

“Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio.”
Se c’è un cornetto napoletano porta fortuna in dotazione, ancora meglio.

Copertina: Pixabay

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La Redazione

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