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I tormentoni estivi dagli anni ‘60 ad oggi

Non esiste estate senza la sua hit, da Edoardo Vianello a Giusy Ferreri c’è sempre stato quel ritornello che non riusciamo a toglierci dalla testa.

Le canzoni estive hanno il potere dell’eterno: chissà chi le scrive quale magia possegga dentro di sé, ma ci avete fatto caso che, siano degli anni ‘60, ‘70 o ‘80, le cantiamo ancora oggi e sono nelle playlist estive attuali?

Gli anni ‘60
So che il primo nome che vi viene in mente è lui: il mitico Edoardo Vianello, da Abbronzatissima (con la musica composta da Ennio Morricone) a Guarda come dondolo, ci delizia ancora oggi con i suoi remix alla veneranda età di 83 anni. Come dimenticarsi dei musicarelli con Rita Pavone o Gianni Morandi che ci hanno regalato Il ballo del mattone e Fatti mandare dalla mamma. O ancora i mitici twist di Mina e Peppino di Capri con Tintarella di luna e Saint Tropez.

Gli anni ‘70
I Fabulous Seventies sono gli anni della disco music proveniente dagli Stati Uniti e tutte le sue imitazioni nel mondo. Ma in Italia avevamo ancora le nostre ballate romantiche come E tu di Claudio Baglioni o Pazza Idea di Patty Pravo (che così romantica, alla fine, non è). Il ritmo ballabile ce lo hanno offerto invece Umberto Tozzi con Gloria, la Rettore con Splendido Splendente e Alan Sorrenti con Figli delle stelle (che look Alan, guardate il video!).

Gli anni ‘80
La ritmica della batteria prende il sopravvento e mentre a Napoli impazzavano i film di Nino D’Angelo (un vero must generazionale), nelle classifiche italiane avevamo Raf e Spagna rispettivamente con Self Control e Easy Lady, Gianni Togni con Luna e Giuni Russo con Alghero.

Gli anni ‘90
Sarò franca, io sono vecchia dentro e per me la musica di un certo livello si ferma agli anni ‘80, anzi dai ‘90 in poi potrei anche non citare nulla ma voglio fare le cose per bene. Tra le hit estive di questi anni ricordiamo Un’estate italiana cantata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato in occasione dei mondiali del 1990, Nord Sud Ovest Est degli 883, Un raggio di sole di Jovanotti, Mare mare di Luca Carboni, 50 Special dei Lunapop (che lanciò Cesare Cremonini, deo gratias).

Gli anni 2000
Per quanto mi riguarda, la prima, indiscussa, indimenticabile hit estiva è lei: Asereje delle Las Ketchup. Ma anche Shakira con Whenever wherever, Dragostea Din Tei della cantante rumena Haiducii, La camisa negra di Juanes, Gasolina di Daddy Yankee, mentre in Italia avevamo Cleptomania degli Sugarfree e Vamos a Bailar di Paola e Chiara. La maggior parte di questi artisti oggi non sappiamo neanche che fine abbiano fatto, forse hanno aperto un chiosco di succhi di frutta alle Baleari? Fatecelo sapere.

Gli anni 2010
Veniamo al nostro amato reggaeton (alla fine lo amate, lo so), il ritmo estivo per eccellenza, quello che dilaga in tutte le radio negli ultimi anni.
Ed ecco che abbiamo ascoltato fino allo sfinimento Despacito di Luis Fonsi, Roma-Bangkok di Giusy Ferreri e Baby K, Riccione dei Thegiornalisti, Vorrei ma non posto di J-Ax e Fedez.

Menzione speciale, visto che siamo in argomento, va fatta per il mitico Festivalbar (torna Festivalbar, noi in estate senza di te siamo persi), la maggior parte di questi successi sono stati annunciati lì, e così molti conduttori hanno lanciato la loro carriera.

Lucia Russo
Fonte copertina Pixabay

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Lucia Russo

Lucia. Amante della luce per destino: nomen omen. Tuttavia crede che per arrivare a quella luce ci sia bisogno del caos e della contraddizione, scrutarsi dentro, accettarsi e avere una profonda fiducia in sé stessi. Il rimedio a tutto il resto: una buona porzione di parmigiana di melanzane.
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