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Cinque occasioni in cui il rock ha anticipato la battaglia al gender

Una manciata di tappe in cui la musica del diavolo si è dimostrata pronta, prima della società, ad abolire le discriminazioni di genere

  1. Il make up di Little Richards 

Oltre ad Elvis, Gene Vincent e Jerry Lee Lewis, il rock and roll delle origini ha avuto un altro alfiere: Little Richards.

L’autore della celeberrima Tutti frutti non solo ha dovuto confrontarsi con i pregiudizi raziali perché “meno vendibile” dei suoi colleghi bianchi, ma sfidava apertamente le convenzioni sociali legate ai tabù sessuali, truccandosi.

Non a caso è stata una delle più grandi fonti di ispirazione per un artista che sarebbe diventato famoso molti anni dopo di lui: David Bowie.

  1. La love story raccontata in Lola dei Kinks

Confezionata in senso musicale come una classica ballad d’amore, la canzone di Ray Davies, voce dei Kinks, ha un testo d’avanguardia ed è ispirata a dei fatti realmente accaduti al manager della band.

Racconta di un uomo che, recandosi in un bar, conosce una ragazza affascinante e intraprendente che ha una strana voce bassa. 

La sconosciuta di nome Lola, alla fine si rivela essere un ragazzo, ma il tutto non costituisce un problema per un lieto fine amoroso.

  1. Ziggy Stardust, l’alter ego alieno di David Bowie, inscena una fellatio sul palco al chitarrista Mick Ronson

Da sempre affascinato dal mondo del teatro Kabuki e dalle maschere, Bowie dà uno slancio decisivo ad una carriera che fatica a decollare quando si “trasforma” nell’alieno Ziggy Stardust.

Le sue performance a base di rock and roll e lustrini scandalizzano ma conquistano prima l’Inghilterra e poi il mondo. Durante un concerto con The Spiders from Mars, Ziggy si inginocchia sul palco di fronte al chitarrista Mick Ronson, simulando un rapporto sessuale orale.

Il 22 gennaio 1975 la rock star si dichiarerà bisessuale, senza fare giri di parole.

  1. Jayne County la trasgressiva diva punk nata col nome Wayne

Nata in Texas, nel 1947, Jayne County, all’anagrafe Wayne, inizia la sua carriera musicale nella scena alternativa newyorkese in cui sono nate band di culto come Ramones, New Yorks Dolls e Blondie. 

La cantante transessuale si ritaglia il suo spazio nei locali underground della grande mela grazie a performance scandalose che esegue con il gruppo proto-punk Wayne County and the Electric Chairs

I suoi testi sono espliciti e ha modi tutt’altro che garbati, combinazione vincente negli anni del punk. Nel 1978 infatti compare nella pellicola Jubilee di Derek Jarman ed ha collaborato con la Factory di Andy Warhol.

  1. Il testo della canzone Androgynus (the Replacements)

Contenuta nel disco del 1984 Let it be, considerato dalla rivista Rolling Stone come uno dei migliori album di sempre, la canzone dei Replacements è un vero e proprio inno alla libertà di genere.

Dick è un ragazzo che, qualche volta, porta la gonna ed è fidanzato con Jane. I due vestono in modo simile e hanno la stessa pettinatura ma soprattutto sono complici. Si amano per quel che sono, uniti sinceramente, si muovono verso il futuro nella loro battaglia unisex contro una società che impedisce di esprimersi, tanto alle ragazze quanto ai ragazzi.

Sara Picardi
Fonte copertina da Dazed e modificata dalla redattrice

Vedi anche: Rock ‘n’ roll never dies: I Måneskin vincono l’Eurovision Song Contest 2021

Sara Picardi

Adoro la comunicazione e ho il privilegio di lavorare in questo settore, principalmente in ambito grafico. L’arte ed il gioco sono due delle mie più grandi passioni e trovo si somiglino: permettono di andare in profondità, in se stessi e negli altri in maniera leggera. Venero musica, natura e poesia come divinità pagane; pago loro i miei tributi allevando un gatto con poteri magici, scrivendo e suonando il basso in una band punk. Colleziono crepuscoli, segreti e nuvole delle forme più strane.
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