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Due cuori e una… condanna!

Sospetti, intrighi, misteri, latitanze mai terminate.

Sono queste le parole d’ordine di coppie fatali che hanno scelto di percorrere insieme, mano nella mano, la via della criminalità.

D’altra parte si sa, in amore sostenersi a vicenda è tutto, esattamente come condividere le stesse passioni.
Ed è proprio quello che hanno deciso di fare alcune tra queste coppie “letali”, tra le più brutali nella storia del crimine.
Amori pericolosi e bestiali che hanno lasciato con il fiato sospeso, personaggi malvagi che sono diventati in un qualche modo “indimenticabili” nella memoria collettiva proprio per le loro scelleratezze.

Quelle che stiamo per leggere sono tra le storie più curiose e bizzarre di come per amore, tutto sembra essere lecito, soprattutto se questo vuol dire infrangere le regole…

E se fosse la vittima a stravolgere tutti i piani?

Erano gli anni ‘40 quando Raymond Martinez, appassionato di magia nera, era convinto che questa gli avrebbe dato il potere di mostrarsi irresistibile al genere femminile.

Iniziò a rispondere a degli annunci per “Cuori solitari” di donne sole e fragili e, una volta ottenuta la loro fiducia, le derubava di soldi e possedimenti.
La sua ennesima vittima sarebbe dovuta essere Martha Beck se non fosse che i due finirono per innamorarsi perdutamente e proseguire la scia di truffe insieme. Dal derubare all’omicidio il passo fu breve e i due uccisero diverse donne e persino un bambino, fin quando non furono arrestati nel 1949. Furono entrambi condannati a morte.

Questa coppia è l’esempio di come per amore si possa dare il via ad una serie di follie omicide ingiustificate.

Tutto iniziò quando il diciannovenne Charles Starkweather uccise un benzinaio che si rifiutò di fargli comprare un regalo a credito per la sua fidanzata quattordicenne, Caril Ann Fugate

Il mese dopo Charles uccise la famiglia di lei che rappresentava l’unico vero ostacolo e finalmente la coppia di innamorati fu libera di partire per un viaggio criminale che durò una settimana e che causò la morte di ben dieci persone. La loro follia omicida finì nel 1958 quando furono trovati e arrestati dalla polizia nel Wyoming.

Passione, sangue e soldi. Le tre componenti principali per attirare l’attenzione mediatica su uno dei casi che ha creato più scalpore.
Siamo nel 1964, negli della “dolce vita romana” quando Farouk El Chourbagi, un giovane industriale egiziano, viene trovato immerso in una pozza di sangue dalla sua segretaria.

I primi sospettati sono i coniugi Claire e Youssef Bebawi.
La coppia si trovava casualmente a Roma proprio il giorno dell’omicidio. Dopodiché si diedero ad una fuga spietata.

Il movente?

Lei sarebbe stata mossa dalla gelosia di “un’amante abbandonata”, lui doveva difendere l’orgoglio di un marito tradito. Il classico “delitto passionale” insomma.

Fatto sta che i due coniugi più che sostenersi come una vera coppia non persero l’occasione per accusarsi a vicenda. Questo scarica barile gettò un profondo scompiglio sulle indagini. Strategia? Può darsi.

Furono condannati a ventidue anni di carcere, ma non scontarono nemmeno un giorno: ritrovarono la complicità perduta fuggendo insieme all’estero senza essere mai più trovati.

Chi non ne hai mai sentito parlare?
La coppia più sanguinaria di sempre protagonista nell’ America degli anni ’30. Ventun anni lui, venti lei. Clyde aveva già precedenti penali e una profonda avversione per la legge, mentre Bonnie, ragazza frivola e ammaliante, era capace di attrarre qualunque uomo posasse gli occhi su di lei.

Per loro fu “colpo di fulmine”. Un’unione indissolubile, una passione irrefrenabile per la criminalità che li portò ad essere i due banditi più ricercati di quei tempi.

Bonnie e Clyde non si risparmiarono nulla: rapinarono banche, negozi, gioiellerie, stazioni di servizio.
Vantavano un arsenale invidiabile che utilizzarono in una spietata scia di omicidi che fece ben tredici vittime.

Nel 1934 la loro vita criminale finì precipitosamente quando la polizia, dopo numerosi inseguimenti mai andati a buon fine, riuscì a tendergli un’imboscata nella quale i due furono colpiti da bene centosessantasette colpi di fucili. 

Nonostante i tanti crimini commessi, le loro vicende ebbero un fortissimo impatto mediatico e c’era chi non perdeva l’occasione di fare il tifo per loro.

Dissoluti, pazzi, irreprensibili e incontrollabili e insomma, fate un po’ voi.

Ma non sottovalutate mai una domanda: Cosa sareste disposti a fare per amore?

Annarita Guglielmo

Vedi anche: Charles Manson, storia di un killer che sognava Hollywood

Annarita Guglielmo

Scrivo da quando ho memoria. La scrittura mi ha permesso di conoscermi e conoscere gli altri, di scrostare la superficie e andare a fondo senza fermarmi all’apparenza delle cose. A parte questo però, ho altre innumerevoli passioni come collezionare ossessivamente vinili (preferibilmente anni ’70), un amore spassionato per le piante (che però non so curare) e sono un’amante del cibo (in tutte le sue forme). Da sempre sognatrice professionista, ho sempre preferito le nuvole alla terra ferma.
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