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Dollface, quando lui ti molla ed è la cosa più bella che ti potesse succedere

Dollface (2019) è una serie targata Hulu divisa in dieci puntate, scritta da Jordan Weiss e prodotta da Margot Robbie, disponibile in Italia su Disney+ solo dallo scorso 5 marzo. 

Attenzione: la recensione contiene piccoli spoiler

Il primo aggettivo che mi è venuto in mente per descrivere la serie tv Dollface è stato “strana”, ma in modo assolutamente positivo. Questo è perché questa serie utilizza situazioni oniriche e surreali per raccontare una storia tutto sommato normale.

L’incipit è semplicissimo: la protagonista, Jules, viene lasciata dal fidanzato Jeremy. Nei cinque anni in cui sono stati insieme, Jules ha fatto terra bruciata intorno a sé: ha rinunciato alle amiche, ai propri interessi e ai propri spazi diventando, appunto, una bambolina, (in inglese dollface, che è il nomignolo con cui la chiama Jeremy). Insomma, è stata classica amica che si fidanza e scompare – e chi non ne ha avuta almeno una? 

La rottura con Jeremy però servirà a farle rendere conto dei propri sbagli. Cercherà allora di diventare un’amica migliore e, allo stesso tempo, di ritrovare sé stessa. Così, essere stata lasciata si rivela la cosa più bella che le potesse succedere.

Dollface è la storia di come Jules riuscirà a tornare padrona della sua identità. 

Ma come viene raccontato tutto questo? Con la messa in scena di situazioni assurde e paradossali, assolutamente slegate dal reale. Prendiamo solo i primi cinque minuti del pilot: non appena viene lasciata da Jeremy, Jules si ritrova a salire su un autobus pieno di donne in lacrime – donne che sono appena state scaricate dai loro fidanzati – e guidato da una vecchia signora gatta. Sì, esatto, una signora con la faccia di un gatto che, quando Jules, sconvolta, chiede di poter scendere da quell’autobus, le risponde: “Sei stata troppo tempo dall’altra parte. Hai bisogno di aiuto a tornare indietro. […] i rapporti con le altre donne sono sacri e necessari. Nel mondo di oggi devi poter fare affidamento sui legami di sorellanza”.

Queste poche parole riassumono perfettamente il senso e gli obiettivi di questa serie tv: rappresentare l’universo femminile nelle sue contraddizioni e mostrare la forza e l’importanza della sorellanza. 

Dollface è una serie che ruota tutta intorno al mondo femminile, un femminile che viene raccontato in tutte le sue sfaccettature e contraddittorietà. Sono molti gli stereotipi di cui si appropria con fierezza, sottolineando che non è somigliando al mondo maschile che una donna acquisisce valore. 

Insomma, Dollface è una serie davvero ben scritta, leggera e divertente, che affronta tematiche importanti senza risultare mai noiosa. Capisco che per le sue stranezze potrebbe non essere nelle corde di tutti ma credo che valga la pena darle almeno una possibilità. 

Nadia Rosato

Recupera anche: Ecofemminismo oppure il legame tra la lotta ambientale e quella di genere.

Nadia Rosato

Nadia Rosato, napoletana di nascita e di residenza. Laureata in Filologia Moderna. Ho la luna in gemelli. Il modo migliore per farmi fare una cosa è dirmi che non posso farla.

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