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Rolling Stone, Amazon racconta mezzo secolo attraverso la più iconica delle riviste

Amazon Prime Video celebrerà dal 18 Febbraio i 50 anni di storia dello storico magazine attraverso le puntate del docufilm Rolling Stone – Stories From The Edge.

Rolling Stone è la pietra rotolante, ma anche quella miliare delle riviste e compie cinquant’anni.

Mezzo secolo di storia per il magazine che, nel corso del tempo, si è evoluto dalla recinzine restrittiva del racconto musicale per diventare vera e propria icona evocativa della cultura pop patinata su carta.

Nel suo racconto le origini fino alla contemporaneità, quella più liquida e che, almeno per l’edizione italiana ha traslato la distribuzione solo in versione digitale, ma che rimane sempre celebratissima. In fondo si è passati da copertine storiche come quelle di Yoko e John, si è passati per Papa Francesco fino ad una delle ultimissime cartacee con Salmo che citava la storica rivista anche in uno suo pezzo Cabriolet.

A celebrare questo particolare compleanno sarà Amazon Prime Video che, a partire dal 18 di Febbraio, manderà in onda il docufilm Rolling Stone – Stories From The Edge, distribuito dalla 102 Distribution, che racconterà proprio la storia evocata da quelle pagine in così tanti anni.  Come dicevamo vera icona transgenerazionale che trascende il solo report musicale per occuparsi di arte, politica, letteratura e cultura urbana a tutto tondo. 

Un progetto editoriale che parte da lontano, siamo nel 1967 da Jann Simon Wenner e Ralph J. Gleason che volevano proprio raccontare il ripercuotersi sulla società della nuova e inveente corrente della musica rock and roll con i suoi primi esponenti, le sue movenze, le sue chitarre e i primi segnali di una generazione che chiedeva un cambiamento a loro predecessori.

Rolling Stone – Stories from The Edge, diretto da Alex Gibney & Blair Foster vuole proprio scandagliare su questo nuovo percorso tracciato dalla rivista e del suo inedito modo di fare giornalismo e reportage aprendo nuovi spiragli in quello che è poi diventato uno studio costante sulle tendenze e sul racconto della sociologia antropologica di giovani pubblici.

Unico strumento di conoscenza del Who is Who nell’universo caotico ed elettrizzante della Pop Culture, una rivista che nella sua fluidità è stata essa stesso oggetto feticcio capace di evolversi nel tempo, cambiando la sua veste grafica, interrogandosi attraverso nuove inchieste e nuovi spazi e anche attraverso, spesso, la provocazione delle sue copertine. Cartina al tornasole dello stato dell’arte della cultura, dell’immagine e dell’informazione, basando la sua intera Gestalt sul potere polivalente della musica.

Il prodotto celebrativo in visione sulla piattaforma streaming sarà suddiviso in 4 episodi, partendo proprio da quelle origini che si fanno risalire agli anni ’60, il decennio delle grandi speranze e dei subbugli sociali fino ai giorni nostri, unendo immagini e racconti straordinari.

Troveremo approfondimenti ben scandagliati tra avvenimenti, fotografie, importanti testimonianze e l’evoluzione stilistica di una scrittura d’avanguardia.

Ci saranno molti delle immense icone protagoniste del loro tempo: John Lennon, Mick Jagger, Tina Turner, David Bowie, Kurt Cobain, The Clash, i Sex Pistols e Britney Spears. Tutti, incluso il visionario fondatore Jann Wenner ma anche il giusto spazio dedicato ai collaboratori storici della testata: Ben Fong Torres, Cameron Crowe, Jon Landau e Charles M. Young. La voce narrante del documentario è di Jeff Daniels (di The Martian, The Newsroom).

Abbiamo detto che Rolling Stone è racconto storico trasversale che rompe i cardini della musica tramutando il suo meta-racconto anche attraverso la letteratura, ecco allora spazio anche a penne immortali che in qualche modo hanno avuto a che fare con la rivista: Hunter S. Thompson, Tom Wolfe e Matt Taib tra gli altri.

Un racconto visivo passato attraverso le immagini dei più grandi fotografi degli ultimi 50 anni, da Annie Leibovitz a Richard Avedon a Mark Seliger ma la capacità, e lo denoteremo anche attraverso il docufilm, di una narrazione che non perde mai la percezione attenta con il proprio tempo: da Woodstock alla Guerra in Iraq, dallo scandalo Watergate al rapimento di Patricia Hearst, dal caso Clinton-Lewinsky a Obama.

Dal 18 Febbraio dobbiamo prepararci a viaggiare in una storia straordinaria attraverso le pagine di una rivista che si apre come un pop-up multidimensionale capace di raccontarci 50 anni di storia americana e planetaria.

Claudio Palumbo

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Claudio Palumbo

Mi chiamo Claudio, classe “non” di ferro 1989. Se dovessi descrivere il grosso contenitore attitudinale della mia vita sarebbe quello con il post it “feticista della cultura pop e contemporanea”. A cucire con filo i tanti tessuti di uno stesso vestito è la scrittura, redazionista per diversi web magazine, ufficio stampa e versi folli e sciolti.

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