ExtraDisegni

Giornata della memoria: note oscure di una tragedia

Oggi, 27 gennaio, come ogni anno, ricorre la giornata della memoria, in ricordo delle vittime dell’ Olocausto.

La data per la celebrazione della memoria non è stata una scelta casuale infatti il 27 gennaio del 1945 l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento Auschwitz abbattendone i cancelli.

Sono trascorsi più di 70 anni ma la tragedia più folle di sempre ritorna di continuo nei nostri cuori, insediandosi nella memoria di chiunque. Non possiamo e non dobbiamo cancellare il tragico ricordo di questa orribile tappa che ha segnato per sempre la storia dell’umanità.

Sono state circa 15 milioni le vittime della Germania nazista rinchiuse nei campi di concentramento prima e durante la Seconda Guerra Mondiale.

Almeno la metà degli innocenti apparteneva al popolo ebraico.

Le loro voci riecheggiano negli eventi odierni. Un’eco che fatica ad esaurirsi e risuona negli atti di discriminazione, che ancora oggi, dopo ben 76 anni continuano irruenti a verificarsi.

Per commemorare tutte le vittime dell’olocausto non basta un giorno solo.

“Anche se andassi nella valle oscura

non temerei alcun male

perché Tu sei sempre con me.

Perché tu sei il bastone

il mio supporto

con Te io mi sento tranquillo.”

Questa strofa è tratta dalla canzone intitolata Gam Gam (titolo in ebraico). Riprende uno dei salmi più celebri dell’Antico Testamento la cui appartenenza è attribuita a Re Davide.

Gam Gam è divenuto inno di questo giorno.

Si dice che la canzone fosse cantata dalle maestre ebree ai bambini durante la reclusione nei campi di concentramento.

Disegno e didascalia di Enza Galiano

Recupera: Fascismo e tuo cugino celiaco non sono la stessa cosa

Enza Galiano

Sono Enza Galiano, disegno cose e faccio guai. La mia formazione è stata arricchita dall’Accademia di Belle Arti di Napoli dove ho coltivato la mia passione per l’arte visiva e ho scoperto l’illustrazione. Mi piace raccontare storie ed esprimere idee attraverso forme e colori. Le illustrazioni sono la mia voce silenziosa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button