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I viaggi di Gulliver

Mio padre possedeva un modesto fondo nella contea di Nottingham, e io sono il terzo di cinque figli.

All’età di anni quattordici egli m’inviò al Collegio Emanuele di Cambridge, ove rimasi per tre anni, dedicandomi strettamente agli studi: ma essendo il costo della retta troppo oneroso per le nostre povere sostanze (sebbene vivessi piuttosto magramente), fui destinato quale apprendista presso il dottor Giacomo Bates, eminente chirurgo di Londra, col quale rimasi per quattro anni; e inviandomi talora mia padre piccole somme di danaro, le investii per apprendere l’arte di navigare e altre cognizioni matematiche, utili a chi voglia darsi ai viaggi: come sempre ritenni sarebbe stata un giorno la mia sorte.

Lasciato il dottor Bates, me ne tornai alla casa paterna; ove, con l’aiuto di mio padre e di mio zio Giovanni e d’altri parenti, raccolsi la somma di quaranta sterline e una promessa di trenta sterline annue per mantenermi a Leida: ivi studiai la medicina per due anni e sette mesi, ben sapendo che ciò sarebbe stato utile nei lunghi viaggi.

Incipit tratto da “I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift. pubblicato per la prima volta in questo giorno 294 anni fa, il 28 Ottobre 1726.

Illustrazione di Eleonora Castagna

Vedi anche Willy il Coyote

La Redazione

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