Natura & Scienze

Come prevenire il tumore della pelle: il controllo periodico dei nei

Abbiamo visto come l’esposizione al sole sia una delle cause principali della comparsa del tumore della pelle, meglio detto melanoma. Adesso vediamo un’altra importante parte della prevenzione: il controllo periodico dei nei dal dermatologo.

Nel 2008, il melanoma cutaneo è stato rispettivamente al sedicesimo, per gli uomini, e al diciassettesimo, per le donne, posto tra i tumori più frequenti nel mondo. Ogni anno si registrano circa 200.000 nuovi casi, tra i quali circa 47.000 mortali. 

Il primo passo per prevenire il raggiungimento di uno stadio troppo avanzato del tumore della pelle è il controllo periodico dei nei.

C’è ancora un numero troppo elevato di persone che continua a dare per scontate queste visite, dimenticandone l’importanza con la scusa di una carnagione scura o dell’avere pochi nei. Questo controllo, è generalmente consigliato una volta l’anno, non dimentichiamoci però che ogni caso è diverso e bisogna sempre fare affidamento sui consigli del nostro dermatologo di fiducia.

Nell’attesa però della visita che spero stiate prenotando, ecco dei piccoli accorgimenti che possiamo avere per avvistare il prima possibile un neo sospetto, osservandoci noi stessi. Generalmente, i dermatologi si basano su uno schema detto ABCDE per decidere se un neo è da togliere o meno. A sta per “asimmetria” e dunque vediamo una forma non perfettamente circolare, B sta per “bordi” e dunque bordi irregolari, C per “colore” e dunque colore generalmente più scuro rispetto al tipico marrone e comunque colore disomogeneo, D per “dimensione” e E per “evoluzione” e dunque un neo che cresce e cambia la sua forma in tempi brevi. A questi cinque sono stati aggiunti anche spessore del neo, consistenza e crescita rapida.

Non è certo semplice comprendere da soli quando un neo può essere sospetto, ma se vediamo un colore strano o una crescita veloce, il primo passo da seguire è farlo controllare ad un dermatologo. Quella che comunemente viene detta Mappatura non è altro che la fotografia di tutti i nei presenti sulla superficie della nostra pelle per valutarne il cambiamento nel tempo. È un processo veloce e assolutamente indolore.

Qualora il dermatologo riscontri la presenza di un neo sospetto, procederà alla sua eliminazione tramite un’incisione chirurgica che di solito avviene in anestesia locale. Vengono applicati dei punti, in numero variabile a seconda della dimensione del neo, che vengono tolti dopo due settimane.

Il campione prelevato viene analizzato e, qualora il test risulti positivo, il neo diventa melanoma, un tumore maligno. Esistono diversi stadi e tipi, a seconda dei casi.

Generalmente, se il melanoma viene preso per tempo, l’unica cosa che viene fatta è una seconda operazione detta allargamento che prevede, come dice il nome, una seconda incisione più grande della prima per eliminare tutta la parte di pelle intorno al neo che è stata colpita dal tumore. Un’incisione come quella del neo, solo più grande.

Se invece il test risulta negativo, il neo era un semplice neo.

Il melanoma in quanto tumore ha le stesse caratteristiche e conseguenze di qualsiasi altro tumore. L’unico modo per avvistarlo in tempo rimane la prevenzione ed il controllo periodico. Non dimentichiamocene.

Per prevenire la comparsa di questi tumori della pelle, il primo passo è prendere il sole con consapevolezza e responsabilità, ricordando le regole che fin da bambini ci hanno insegnato: mettere la crema solare e non esporsi al sole nelle ore più calde. Vuoi sapere come prevenire la comparsa dei melanomi? Leggi anche Se al mare vuoi andare, la crema solare devi portare.

Martina Casentini

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Martina Casentini

Mi chiamo Martina Casentini, sono nata e vivo a Velletri (Roma), studio giornalismo e dal 1995 percorro la mia strada con una penna in mano. Ho messo la testa a posto, ma non ricordo dove. Mi piacciono i gatti, la cioccolata, il mare, le storie che hanno un lieto fine e tutte quelle cose che mi fanno venir voglia di scrivere.

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