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Dalla Libia all’Italia, cercasi diritti umani

L’hanno chiamato “l’accordo della vergogna” quel patto approvato da destra e sinistra qualche giorno fa. 

Giovedì 16 luglio, infatti, la Camera si è riunita e ha votato per il rifinanziamento degli interventi in merito ai migranti in Libia. 

Ma analizziamo bene la situazione. 

Si tratta di 58 milioni di euro, di cui 10 andrebbero all’assistenza di quella che è la famosa Guardia Costiera libica. L’Italia utilizza la Libia, quindi, per fermare i migranti, i rifugiati, che vorrebbero raggiungere l’Europa. 

I voti sono stati chiari: 401 per il sì, 23 per il no e un’astensione. 

Ad approvare questo accordo il Pd, la Lega, il Movimento 5 stelle e Fratelli d’Italia, ma ci sono state anche delle opposizioni. Liberi e Uguali, infatti, si è schierato contro i finanziamenti fin da subito con Erasmo Palazzotto e Nicola Fratoianni, ma anche Laura Boldrini (Pd) e Riccardo Magi (+Europa) hanno rilasciato dichiarazioni in netto contrasto con la maggioranza.  

È una delle più grandi sconfitte per l’Italia, e anche per l’Unione Europea, è la negazione totale dei diritti umani. La Camera finge di non vedere e sentire, mentre le voci di migliaia di migranti e i loro corpi danzano di fronte alla nostra nazione, danzano straziati e ignorati, dimenticati, volti senza identità.

È ormai noto che in Libia ci sono dei centri di detenzione, che attualmente contengono più di 2.234 rifugiati. L’ONU la definisce una violazione dei diritti umani.

Gli individui detenuti in questi campi di prigionia subiscono violenze, stupri e maltrattamenti. Molto spesso vengono rapiti da milizie o gruppi criminali collusi con il governo allo scopo di ricevere denaro dalle famiglie in cambio del loro rilascio. 

Laura Boldrini, infatti, nel suo discorso alla Camera ha affermato: “Sostenere la Guardia costiera libica significa sostenere illegalità, violazioni dei diritti umani e anche del diritto internazionale”.

Una delle più grandi sconfitte per l’Italia e l’Unione Europea, che ancora una volta si fanno portatori di grandi ideali quali uguaglianza, rispetto, accoglienza finanziando aguzzini e contribuiscono al traffico illegale di esseri umani. 

Angela Guardascione

Angela Guardascione

Mi chiamo Angela Guardascione e sono nata a Napoli il 26/07/01. Ho frequentato il Liceo Classico e ora studio scienze politiche. Amo scrivere quasi quanto amo guardare ininterrottamente serie tv per 10 ore, quasi quanto amo Meryl Streep, Un uomo di Oriana Fallaci e comprare 4 libri al giorno per poi lasciarli tutti in sospeso.

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