Sociale

La Lego: la disabilità come normalità

Cos’è la normalità? Ebbene, non voglio additarmi a filosofo, ma credo che sia un concetto indefinito in quanto non porta ad una spiegazione precisa o ad una definizione stabile.

Chi può dire cosa sia effettivamente la normalità?

Ciò che è normale per me, può non essere così per gli altri.

Invece di parlare di diversità, che racchiude definizioni anche negative, quali l’intolleranza, sarebbe più opportuno o corretto e perché no, simpatico, utilizzare la parola unicità: ognuno di noi è diverso dall’altro ed è questo che ci rende unici! Il mondo è bello perché è vario: se si dice così, chi siamo noi per contraddire ciò?

 E allora i cosiddetti “disabili” fanno parte di questo universo di unicità, sono parte della realtà, non vivono emarginata da essa!

Una bella iniziativa è stata fatta dalla Lego, in occasione della festa di Norimberga per la fiera del giocattolo, che si è svolta nel marzo 2019. L’azienda danese, infatti, ha fabbricato il primo personaggio con disabilità, ossia un ragazzo sulla sedia a rotelle.

Tutto questo nasce da una polemica nei confronti dell’azienda produttrice di giocattoli, accusata di discriminazione e di occultazione della realtà, una realtà che deve tener conto della molteplicità e della varietà della vita. 

IL movimento #ToylikeMe (che tradotto significa “giocattoli come me”), lanciò una petizione su Change.org, che chiedeva proprio la fabbricazione di personaggi con disabilità e tale petizione fu firmata da oltre 20mile persone. Un successo! 

Ma le polemiche sono fiumi difficili da arginare ed infatti, prima di arrivare a questo successo, ci sono stati vari retroscena che hanno generato altre chiacchiere, infatti, la Lego, nell’estate 2018, aveva già lanciato sul mercato un personaggio disabile, più precisamente un anziano, ma parecchie associazioni non avevano gradito, precisando che le disabilità possono colpire anche i giovani e non solo gli anziani e che quindi non dipendano dall’età.

I Lego piacciono a tutti ed è cosa risaputa in tutto il mondo e per questo devono aggiornarsi e rispecchiare la verità delle cose, per fare in modo che tutti i bambini si abituino fin da piccoli ad accettare tutto e tutti.

Nel 2012 nasce la “Lego friends”, pensata per le femminucce, con il rosa come colore predominante e figure di donne intente nelle faccende domestiche o a prendersi cura di loro stesse nei centri di bellezza e fu subito polemica sessista, la cui difesa fu che tale linea non era l’unica proposta per le bambine, ma una delle tante.

La Lego nasce nel 1916, la sua produzione iniziò nel 1949 e nel 1958 assunse la forma che oggi conosciamo e una dei principi su cui si basa è quella di costruire e creare, giocare in maniera creativa, intelligente e fantasiosa e che i giocattoli aiutano  i bambini a diventare i leader di domani; quindi se i vostri figli, fratellini, nipotini dovessero giocare con questi omini seduti sulle loro sedie “magiche”, potrebbero rimanerne  affascinati e questo li porterà a  diventare  uomini più consapevoli e coscienziosi! 

Alessandra Liccardi

Vedi anche: “Special pizza for special people”: per costruire una società inclusiva!

Alessandra Liccardi

Alessandra Liccardi nasce a Napoli il 19 ottobre del 1995. Laureata in Lettere Moderne alla Federico II e laureanda in Filologia Moderna, ha la passione per i libri, che legge molto velocemente e la musica, infatti ha frequentato una scuola di canto e danze caraibiche. Svolge attività fisica regolarmente perché le piace stare in forma.

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