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Finché Sfiga non vi separi: iniziare un matrimonio con il piede (e il rituale) giusto

Lo sposo non deve vedere l’abito della sposa prima delle nozze, il lancio del riso è portatore di prosperità, sposa bagnata sposa fortunata e, infine, qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di blu, qualcosa di prestato e qualcosa di regalato: conosciamo tutti le piccole e semplici regole scaramantiche che accompagnano le cerimonie nuziali nel Bel Paese.

Ma quali sono, invece, i rituali matrimoniali portafortuna nel resto del mondo?

In Grecia, per assicurare una vita coniugale dolce e felice, si inserisce nel guanto della sposa una zolletta di zucchero. Tradizione che appare ben più romantica di quella di Kenya e Tanzania, in cui il padre della sposa deve sputare sulla testa e sul petto della figlia per benedire l’unione imminente. Non è tutto. Nel suo cammino verso il consorte, la sposa viene insultata dalla famiglia di lui e dalle donne presenti alla cerimonia, cosicché la coppia sia protetta dagli spiriti maligni.

Molto più delicato è invece il rituale di purificazione marocchino, secondo cui la sposa può mandare via gli spiriti cattivi facendo un bagno nel latte, in compagnia di amiche e parenti, come una Cleopatra più fortunata in amore. E a proposito di bagno, in alcune comunità in Indonesia e Malesia gli sposi, dopo le nozze, non possono usare la toilette per i loro bisogni per i successivi tre giorni. Si pensa che la mancata osservanza di questa tradizione porti molta sfortuna alla coppia, infedeltà e addirittura la morte di un figlio.

Spostiamoci in Irlanda, paese notoriamente superstizioso e legato alle sue tradizioni fiabesche. È bene per una sposa irlandese non alzare i piedi da terra durante il suo primo ballo con il marito, poiché non si può mai sapere quando una fata sia pronta ad afferrarle le caviglie per trascinarla lontano dalla sua metà e dal mondo civile per sempre. Chissà se potrebbe servire al caso loro la tradizione armena del pane lavash – una sorta di morbida piadina, tipicamente mediorientale – tenuto in equilibrio sulle spalle di entrambi i coniugi per tenere lontano il maligno, mentre con le mani sorreggono cucchiai ricolmi di miele, simbolo di felicità, donato dalla madre della sposa.

Anche in Svezia c’è un’usanza riguardante i genitori della sposa: la madre pone una moneta d’oro nella scarpa destra della figlia, mentre il padre ne mette una d’argento nella scarpa sinistra. I due coniugi assicurano così alla nuova coppia ricchezza e prosperità.

Infine, facciamo un salto in Danimarca, dove per confondere gli spiriti maligni c’è un’usanza molto simpatica: lo sposo e la sposa devono scambiarsi i vestiti – non lo smoking e l’abito bianco moderno, ma gli abiti tradizionali danesi – per eludere gli eventuali esseri soprannaturali che infestino la cerimonia ed evitare un matrimonio infelice.

Claudia Moschetti

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Claudia Moschetti

Claudia Moschetti (Napoli, 1991) è laureata in Filologia Moderna. Ha insegnato italiano a ragazzi stranieri e scritto per un sito universitario. È attualmente recensora presso il blog letterario Il Lettore Medio e redattrice per il magazine La Testata. Dal 2015 al 2021 ha collaborato alla fiera del libro gratuita Ricomincio dai libri, di cui è stata anche organizzatrice.
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