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Criminologia da serie tv… facciamo chiarezza!

C.S.I., Criminal Minds, R.I.S… Ormai siamo tutti criminologi. Ma siamo sicuri di non essere invece criminalisti o profiler? Ebbene sì, c’è differenza!

Infatti la differenza c’è, ma non si vede. Perlomeno sul piccolo schermo. Già, perché tra criminalisti, criminologi e profiler qui si sta facendo parecchia confusione. E allora eccovi un piccolo spunto su cui riflettere la prossima volta che, nel vostro zapping compulsivo, vi imbatterete in film e serie tv che, con la realtà, fanno un po’ a cazzotti. E, visto che loro semplificano, lo farò anch’io, ma dicendovi come stanno le cose nella realtà.

Cominciamo dalla criminalistica, che pare la cugina sfigata della criminologia e invece è quella che fa il lavoro sporco (sarà per questo che i criminalisti indossano guanti di lattice). Avete presente il mitico Gil Grissom di C.S.I.? Ecco, lui è un criminalista! Entomologi, ematologi, esperti balistici, informatici, medici legali… quando lavorano per le forze dell’ordine, da scienziati diventano, come per magia, criminalisti. Sono i topi da laboratorio, tanto per intenderci, quelli che portano la pistola ma la usano meno di un atleta olimpionico di curling che dice di appartenere all’Arma dei Carabinieri. Analizzano tracce e reperti, tra provette, strumentazioni e software all’avanguardia. Insomma, si annoiano a morte, penserete. Eppure, fanno parte della cosiddetta Scientifica e, quindi, loro compito è anche recarsi sulla scena del crimine e transennare, repertare, fotografare, spostare cadaveri… il lavoro sporco, appunto. Per la cronaca, anche i nostri R.I.S. (Reparto Investigazioni Scientifiche) sono criminalisti, solo un po’ meno pompati di quelli americani.

Ma, allora, vi chiederete, chi è che indaga?

Già, avete mai notato quel tipo tracagnotto che segue Grissom e soci pure sotto la doccia e che non si capisce mai cosa stia lì a fare? Ecco, lui è un semplice detective del Las Vegas Police Department ed è lui che dovrebbe indagare, facendo buon uso delle informazioni ricavate dalle suddette analisi, ma in C.S.I., invece, sono altre le caratteristiche fondamentali per la buona risoluzione del caso: pettorali d’acciaio e occhi di un azzurro mare che farebbero confessare anche Totò Riina. E il caso è bello che risolto.

Ma allora, direte voi, i criminologi saranno quelli di Criminal Minds, l’Unità Comportamentale di Quantico, Virginia, quelli super-cool che non hanno a che fare direttamente con le prove e i reperti, ma che riescono a entrare nella zucca dello psicopatico serial killer di turno per prevedere dove e come colpirà la prossima volta.

Beh, diciamo che ci siete andati vicini. Criminal Minds è sicuramente più realistico rispetto a C.S.I. dal punto di vista della teoria criminologica applicata al delitto, ma loro sono più profiler che criminologi in senso pieno. Partono dalla vittimologia, studiando caratteristiche e tratti comuni delle vittime, analizzando il modus operandi dell’assassino, i tratti distintivi del delitto come la “firma” e procedono un po’ a ritroso, chiedendosi: “Quale tipo di personalità ha più probabilità di fare queste cose o di prendersela con quelle vittime specifiche? Quale psicopatologia può portare a occultare un cadavere in dato modo o a infierire sui corpi post-mortem in tal altro? Insomma, i profiler puntano più all’aspetto psicologico della questione, indagando la personalità del colpevole per stilarne un profilo plausibile e il più possibile affidabile.

Non ci sono certezze, attenzione! Non a caso, usano sempre il condizionale parlando del loro Soggetto Ignoto e il profilo può cambiare anche di parecchio nel corso di un’indagine, a seconda dei nuovi elementi raccolti dai suddetti criminalisti e detective. Anche in Criminal Minds però, la squadra è sempre di supporto all’ufficio di polizia locale di turno che, inevitabilmente, si rivela incapace di compiere dei semplici interrogatori o di metter sul campo dieci cristiani per battere a tappeto un bosco, un campo di granturco o qualunque altro posto in cui sia sparito un bambino. E allora finisce che devono fare tutto loro, i nostri eroi, i nostri profiler di Quantico, proprio come in C.S.I. facevano tutto i criminalisti.

Ma allora un criminologo che fa? Un criminologo nella realtà è un po’ il jolly che si gioca quando si è con le spalle al muro, quando i criminalisti non hanno ricavato granché dalle analisi o non ne sanno interpretare i risultati applicandoli al caso concreto, o quando i profiler hanno stilato profili di personalità talmente generici che il colpevole potrebbe essere un maschio o una femmina, tra i 12 e i 76 anni, bianco o forse di colore o magari asiatico, che guida un camioncino o probabilmente un maggiolone, ma potrebbe anche andare a piedi… insomma, quando ne sanno meno di un olimpionico di curling. Ecco, quando la polizia, con i suoi potenti mezzi, non sa più che fare, allora chiama il Picozzi o la Bruzzone di turno, l’esperto criminologo, un individuo che, in quanto criminologo, non è iscritto ad alcun albo professionale.

Eppure, il criminologo è colui che raccoglie tutto: informazioni, referti, testimonianze, rapporti, interrogatori e qualunque altra cosa sia emersa durante le indagini, e si fa un quadro globale, costruisce la cornice in cui inserire ogni pezzo del puzzle nella giusta posizione, incastrandolo secondo la prospettiva corretta, scartando tutto ciò che è superfluo e riconoscendo gli elementi veramente utili sui quali saranno necessarie ulteriori indagini. Il criminologo è prima di tutto uno studioso del crimine a tutto tondo che interviene a supporto delle indagini, ma, sia chiaro, non fa solo un collage del lavoro altrui e tanto lavoro di deduzione. Usa anche strumenti propri come l’autopsia psicologica, una forma di perizia psicologica che serve a raccogliere più dati possibili riguardanti una vittima per costruirne un profilo a 360° (anagrafica, storia clinica, rapporti affettivi, lavorativi, sociali…) e capire come tali caratteristiche siano state determinanti negli eventi che l’hanno resa tale e dalle quali poter fornire, eventualmente, materiale ai profiler per la costruzione di un profilo del responsabile.

Riassumendo:

La criminalistica è la tecnica di investigazione criminale.

Il profiling costruisce i profili dei criminali per facilitarne l’identificazione.

La criminologia è una scienza multidisciplinare che si occupa di reati, autori, vittime, tipi di condotta criminale e successiva reazione sociale, oltre che di possibili forme di controllo e prevenzione dei crimini.

Vi avevo avvisato che avrei semplificato…

Ci sono molte serie tv che ci forniscono una panoramica sul mondo criminale, clicca qui per leggere qualcosa su una di queste

Luca Rinaldi

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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