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Le 12 forze inevitabili che dettano il futuro: parola di Kevin Kelly

di Carolina Niglio

 

Quanti sono i neologismi che sentiamo pronunciare da personalità prestigiose in televisione o che semplicemente incontriamo sui social, ma di cui in realtà non comprendiamo la portata? Parole – come digitalizzazione – che indicano in che direzione la nostra società sta andando. Kevin Kelly, co-fondatore della rivista “Wired”, ne elenca per noi ben 12 e le descrive come “forze inevitabili”.

“The Inevitable”, in italiano “L’inevitabile. Le tendenze tecnologiche che rivoluzioneranno il nostro futuro”, riprende il discorso iniziato da KK in “Quello che vuole la tecnologia”. Infatti, già nel libro del 2011 la tecnologia viene descritta come un organismo con vita propria di cui l’uomo deve conoscere la storia e capirne dinamiche e necessità, in quanto unico modo di cavalcare questa forza inarrestabile.

A questa definizione non viene però associata una visione negativa della tecnologia, come si può immaginare, anzi, Kevin Kelly è un inguaribile tecnoentusiasta. Così, le tendenze descritte da Kelly – che, attenzione, non le scopre ma ne riassume gli aspetti principali – non solo fanno parte del nostro futuro prossimo, ma anche del nostro presente, e stanno plasmando l’umanità.

  1. Divenire (Becoming). Cose e persone sono in costante divenire, anche se non ce ne accorgiamo. Questa è una tendenza che racchiude tutto in un flusso di cambiamenti e aggiornamenti che non trovano una vera e propria fine.
  2. Cognitivizzare (Cognifying). “Il prossimo passo sarà di cognificare tutto ciò che è elettrico”. Con ciò si descrive la tendenza che si cela dietro l’Intelligenza Artificiale (AI), che piano piano si insinua in ogni attività umana, collaborando.
  3. Fluire (Flowing). Ogni cosa può essere dematerializzata e digitalizzata, riuscendo a fluire attraverso internet. Un esempio lampante è ciò che è successo con la musica.
  4. Visualizzare (Screening). Gli schermi di qualunque dimensione continueranno a moltiplicarsi: dalla tv, all’iPhone, alla realtà virtuale, fino a schermi di megapixel brillanti che ricopriranno ogni superficie.
  5. Accedere (Accessing). Il possesso sarà sostituito dall’accesso: a prevalere saranno le aziende che forniscono l’accesso all’informazione, come ad esempio Google.
  6. Condividere (Sharing). Tutto ciò che potrà essere condiviso lo sarà: tempo, pensieri, emozioni, denaro, servizi, e questo lo vediamo già attraverso i nostri social preferiti.
  7. Filtrare (Filtering). Nel mare di informazioni in cui ci troviamo, vince chi riesce a filtrare meglio in base alle proprie necessità e i propri interessi, e a vincere sono le aziende che forniscono il miglior metodo di filtraggio.
  8. Rimescolare (Remixing). I nuovi oggetti digitali, per propria natura, sono facilmente “mescolabili”: un programma televisivo può essere facilmente adattato al mondo del web. Nel prossimo futuro sarà di tendenza avere prodotti sempre più remixati.
  9. Interagire (Interacting). Ciò che non è interattivo, come le nostre app per smartphone, sarà considerato rotto, non funzionante. Le nostre esperienze con la tecnologia saranno sempre più sensoriali ed immersive.
  10. Tracciare (Tracking). Tutto ciò che transita su Internet è registrato e monitorato. A differenza di come viene rappresentato ne Il Cerchio di Dave Eggers, un futuro di cooveglianza e auto-monitoraggio non rappresenta una visione distopica della realtà per KK.
  11. Domandare (Questioning). Le menti che brilleranno nel futuro non saranno quelle che trovano le giuste soluzioni, ma quelle che pongono le giuste domande.
  12. Iniziare (Beginning). In realtà queste tendenze stanno soltanto iniziando a prendere piede e potranno solo migliorare il nostro futuro, alla faccia della singularity.

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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