Natura & Scienze

I batteri non sono stupidi: l’antibioticoresistenza

di Domenico Macari 

Le infezioni batteriche sono condizioni molto diffuse e spesso facili da trattare mediante l’utilizzo di antibiotici. I batteri, tuttavia, hanno numerose armi per difendersi da questi farmaci.

Il termine “antibiotico” è ormai di uso comune. Ma cos’è un antibiotico? Quando va usato? E soprattutto: un antibiotico è sempre efficace?

Un antibiotico è un farmaco naturale -sintetico o semisintetico- in grado di contrastare l’attività di un batterio. Conoscendo quindi la fisiologia di ciascuna classe di batteri è possibile scegliere tra gli antibiotici a disposizione quello efficace per inibirne l’attività. Se ad esempio un antibiotico blocca la produzione di acido folico, lo si potrà utilizzare solo contro batteri che sintetizzano l’acido folico. In questo senso sapere come funziona un batterio guida verso la scelta di un determinato farmaco. Più in generale: se il farmaco agisce contro la struttura batterica X sarà efficace solo contro i batteri che hanno quella struttura X, quindi è necessario sapere quale tra i batteri possiede X e quale non.

Abbiamo detto che questi farmaci funzionano contro i batteri: ciò vuol dire che non sono efficaci contro i virus. Si tratta di una specificazione fondamentale perché presuppone che si sappiano distinguere i sintomi di un’infezione batterica da quelli di una virale. Spesso neanche i professionisti sono in grado di discernere con certezza le due situazioni e nel dubbio prescrivono l’antibiotico facendo un immane danno a tutta la comunità.

Questo ci rimanda direttamente al terzo punto: un antibiotico è sempre efficace? La risposta è no. Può accadere che un batterio che possiede quella struttura X di cui abbiamo parlato prima, quando viene esposto più volte all’antibiotico, col passare del tempo impara a riconoscerlo ed escogita strategie per proteggersi: una volta compreso che X è il motivo per cui il farmaco agisce, il batterio può modificare X, nasconderlo o addirittura eliminarlo in modo che a quel punto l’antibiotico non è più efficace. Tutto ciò si chiama antibioticoresistenza ed è un problema attualmente serissimo, perché molti batteri stanno sviluppando resistenza verso parecchi degli antibiotici in nostro possesso. Questo vuol dire che se prima per alcune patologie si aveva un trattamento sicuro, ora la situazione non è più così semplice perché il medico potrebbe trovarsi dinnanzi a un’infezione cosiddetta “difficile” contro cui gli antibiotici che ha a disposizione sono poco efficaci. Tutto ciò accade un po’ per evoluzione naturale, ma soprattutto perché si fa un uso errato e smodato degli antibiotici: li si prescrive quando non servono, li si usa anche senza aver chiesto il parere al medico, non si pratica la terapia correttamente; elementi, questi, che non fanno altro che potenziare i batteri e insegnare loro come proteggersi dal farmaco.

In definitiva i batteri non sono stupidi… ma noi sì se non capiamo che solo usando questi farmaci preziosissimi in modo corretto possiamo proteggere noi stessi e l’intera comunità da infezioni potenzialmente mortali che ora siamo in grado di trattare banalmente con una semplice molecola.

La Redazione

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