5 lezioni di vita da mamma ho perso l’aereo

In onore del suo 35esimo anniversario l’iconico Mamma ho perso l’aereo di Chris Columbus è tornato nei cinema italiani per ricordarci che i tempi cambiano ma gli insegnamenti di vita del giovane Kevin McCallister non passano mai di moda.
Mamma ho perso l’aereo resta un classico intramontabile dei film di Natale ed è meraviglioso come dietro ogni risata o trappola del giovane protagonista si nascondono lezioni di vita inaspettatamente profonde.
- La calma è la virtù dei forti
Immagina: hai otto anni e – aprendo gli occhi il giorno della Vigilia di Natale – ti rendi conto che tutta la tua famiglia è scomparsa, come reagiresti? La maggior parte di noi andrebbe nel panico più totale, ma non Kevin. Il nostro protagonista, dopo un primo momento di euforia e successivamente di paura, riesce a far fronte alla situazione con una calma allucinante: fa la spesa, si crea la propria autonomia, affronta le sue paure.
Nella realtà, quando ci troviamo di fronte a una difficoltà il più delle volte ci facciamo travolgere dal panico. Kevin ci insegna che è indispensabile affrontare ogni situazione con calma e lucidità. Non è facile, ma è indispensabile per poter superare al meglio qualsiasi ostacolo.
- Non sottovalutare mai chi hai di fronte
I personaggi secondari della storia commettono tutti lo stesso errore: danno Kevin per scontato poiché è solo un bambino. I fratelli lo sbeffeggiano, i genitori lo dimenticano a casa, i ladri pensano di poterla aver vinta a priori data la sua età… il film ci ricorda una lezione che dovrebbe essere scontata ma che troppo spesso dimentichiamo: mai sottovalutare l’altro basandosi sui propri pregiudizi.
Spesso è proprio chi meno ti aspetti a riuscire a ribaltare completamente una situazione.
- Comprendiamo il valore delle cose solo quando non le abbiamo più
Quante volte hai sentito questa frase? Troppe. Eppure resta profondamente vera e universale. All’inizio della pellicola Kevin desidera profondamente che la propria famiglia scompaia: nessuna regola, nessun fratello prepotente, nessun genitore troppo indaffarato per capirlo veramente. Ma quando il desiderio si avvera, lo scontro con la realtà diventa soffocante: una casa vuota, nessuno con cui cenare, il silenzio più totale. Quante volte diamo per scontato ciò che abbiamo? Kevin ci richiede di validare ciò che più amiamo prima che sia troppo tardi. Non serve aspettare che qualcosa finisca per iniziare ad apprezzarlo.
- L’abito non fa il monaco
Il vecchio che spala la neve rappresenta la lezione più toccante di tutto il film. I miti che gravitano intorno al vecchio Marley sono di una crudeltà unica. La sua unica colpa? Essere solo. Kevin lo teme per quasi tutto il tempo, convinto che sia una persona estremamente cattiva. Quando finalmente si conoscono durante una recita di Natale in chiesa, Kevin scopre un uomo dolce, gentile seppur molto solo. Pensa a quante volte ti è capitato di giudicare qualcuno dall’apparenza e ricrederti subito dopo aver scambiato con lui due parole. Dare alle persone il beneficio del dubbio e la possibilità di mostrarsi per ciò che sono veramente può portare tanta ricchezza nella vita di ognuno di noi.
- L’ingegno batte sempre la forza
La creatività del protagonista è ciò che ci faceva rimanere a bocca spalancata da bambini: la colla sugli scalini, il ferro da stiro legato a un filo, chiodi e giocattoli lasciati qua e là sul pavimento… Ogni trappola è un capolavoro di ingegno. Nonostante i ladri siano degli adulti grossi e burberi, non possono nulla contro il geniale Kevin. Cosa vuol dire? Non sempre serve più forza, a volte basta solo un po’ più di testa. Spesso è utile osservare qualcosa da un’altra prospettiva per trovare soluzioni sorprendenti.
La regola è una: pensare fuori dagli schemi.
Ilenia Carratù
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