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5 scrittrici italiane da recuperare: da Elsa Morante a Gianna Manzini

Nel corso del Novecento il panorama letterario italiano ha avuto delle voci straordinarie, peccato per il fatto che la critica letteraria abbia voluto accantonarne praticamente la metà. Tra gli scrittori più analizzati e dibattuti mancano troppo spesso i nomi delle scrittrici che più hanno contribuito all’evoluzione letteraria nostrana. Le loro opere vengono il più delle volte allontanate dagli itinerari letterari scolastici e non. Ed è per questo che questo articolo tratterà di cinque scrittrici superbi, che hanno saputo fare la storia, nonostante quest’ultima abbia cercato di dimenticarle.

Dolores Prato e il racconto dell’infanzia

Ci sono persone che prima ancora di mettere su carta le proprie storie le attraversano con tutto il corpo. È il caso di Dolores Prato, una scrittrice sperimentale che ha saputo esplorare l’infanzia e l’identità personale in un modo più unico che raro. Nasce a Roma nel 1892 e trascorre un’infanzia solitaria, fatta di balie e parenti lontani. In Giù dalla piazza non c’è nessuno, pubblicato da Quodlibet, la scrittrice si rifà proprio ai suoi ricordi ed esperienze per ricostruire la propria infanzia passata a Treia. Un’atmosfera domestica, poche figure e tanta solitudine: questo è al cuore del suo capolavoro.

Dolores nelle sue opere dimostra uno scarso rispetto per le norme sintattiche e compositive ma è proprio questo a renderle estremamente autentiche e intime.

Paola Masino e la lotta femminista durante il Ventennio

Tra le figure più stimolanti che avete il piacere di incontrare in questo excursus letterario c’è senza ombra di dubbio Paola Masino.

Nata a Pisa nel 1908, inizia a scrivere in un periodo storico non esattamente favorevole. Infatti, i suoi lavori sono un’aspra critica ai ruoli imposti dalla società alle donne, le quali si riducono troppo spesso a una semplice appendice dell’uomo moderno. Uno dei suoi capolavori è Nascita e morte della massaia, scritto tra il ‘38 e il ‘39 e pubblicato a puntate sulla rivista Il tempo solo successivamente. La trama si concentra sul tentativo di una donna comune di affrancarsi dalla propria condizione di massaia. Purtroppo l’opera non riesce a essere pubblicata integralmente e viene spogliata delle sue sfumature più suggestive e controverse dalla censura. Ciò nonostante, resta un vero e proprio manifesto della lotta di genere che echeggia, nonostante tutto, a distanza di tempo.

Il mito lombardo di Laura Pariani

Passiamo ora a una delle voci più originali del ventunesimo secolo: Laura Pariani. Nata nel 1951 a Busto Arsizio, farà dei luoghi della sua infanzia veri e propri palcoscenici per le sue storie. Pariani unisce i miti appartenenti al mondo contadino con la memoria collettiva, creando un connubio estremamente suggestivo. Nel suo romanzo storico Il gioco di Santa Oca, racconta la vita delle donne perseguitate nel periodo dell’inquisizione, mescolando invenzione e realtà. Diviso in due racconti – ambientati nel Seicento – le vicende ci vengono raccontate da un’anziana donna che vaga per Busto Grande e racconta storie in cambio di cibo e viveri. Leggendo la sua opera non potrete non essere catapultati direttamente nel medioevo con il suo stile di scrittura singolare fatto di arcaismi e parole desuete. Pariani dà vita a un vero e proprio tributo alla forza femminile calando la sua protagonista in un contesto in cui troppo spesso le donne erano perseguitate soltanto perché tali. 

Elsa Morante: l’emblema della lotta di genere in ambito letterario

Immagina, ami scrivere e ti innamori di un letterato, cosa può esserci di meglio? Eppure per Elsa è stato difficile amare Alberto Moravia, un uomo acclamato sin da subito dalla critica mentre lei si è vista costretta a faticare il doppio. Nata a Roma nel 1912, per lungo tempo si è dibattuta contro un panorama letterario fortemente ostile e maschilista

Il gioco segreto (1941) – una raccolta di racconti – rappresenta l’hummus per i suoi lavori successivi, con temi che ritorneranno nel suo primo romanzo. Sono elementi tematici legati alla dimensione onirica, alla solitudine, alla sensibilità nei confronti di personaggi smarriti in cerca di appagamento. Titoli come Menzogna e sortilegio (1948), L’isola di Arturo (1957), La storia (1974) rappresentano pietre miliari del panorama letterario che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita.

Gianna Manzini: quando le ferite diventano arte

Si può fare della scrittura la propria missione di vita e Gianna Manzini lo sapeva bene. Una scrittrice molto prolifica che è riuscita a unire la letteratura all’impegno civile. Di origini borghesi, nasce a Pistoia nel 1896 e viene profondamente segnata dalla separazione dei genitori. In particolare, vivrà in modo traumatico il rapporto con il padre: una figura tanto brillante quanto distante. Il suo primo romanzo – Tempo innamorato (1927) – narra di una storia d’amore filtrata attraverso la memoria e la percezione temporale della protagonista. Inoltre, diede vita alla rivista Prosa (1945), rendendo accessibili al lettore italiano scritti di autori internazionali come Virginia Woolf ed Ernest Hemingway. Il suo capolavoro in assoluto è Ritratto in piedi (1971) che ci immerge senza riserve nell’universo emotivo della Manzini. Il libro esplora la dolorosa relazione con un padre troppo spesso distante e dalle forti convinzioni politiche, perennemente estraneo a una figlia che si ritrova nelle fasi più delicate della propria esistenza. La sua prosa poetica risulta estremamente introspettiva e raffinata. Temi come l’incomunicabilità, la correlazione tra indipendenza e legami affettivi, l’indagine psicologica di sé e degli altri fanno da base a delle opere magistrali che hanno saputo rivoluzionare il panorama letterario del Novecento. 

Ilenia Carratù

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Ilenia Carratù

Ilenia, classe 1998. Laureata in Lingue e Culture Comparate, è sempre stata attratta più dalle storie che dalle opinioni altrui. Appassionata di letteratura anglosassone e russa cerca, tra parole e silenzi, quel tipo di verità che solo quest’ambito sa suggerire. Oltre alla lettura, ama il cinema, la musica e il mondo esoterico.
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