Cecilia Sala a Napoli: “I figli dell’odio” ai Quartieri Spagnoli

Cecilia Sala, ieri, nella Corte di FOQUS ai Quartieri Spagnoli a Napoli, ha presentato il suo ultimo libro I figli dell’odio edito da Mondadori.
Ieri, 25 settembre 2025, la Fondazione Quartieri Spagnoli di Napoli ha ospitato la giornalista e podcaster Cecilia Sala; durante l’incontro è stato presentato il suo nuovo libro I figli dell’odio (Mondadori, 2025) L’incontro, organizzato grazie alla collaborazione di FOQUS con la Feltrinelli di Piazza dei Martiri, ha attirato un pubblico numeroso. Cecilia Sala ha dialogato con Gianmaria Tammaro: il confronto ha stimolato la giornalista e il pubblico stesso alla riflessione sui conflitti e le tensioni in Medio Oriente, su come questi influenzino la vita delle popolazioni coinvolte e la politica internazionale tutta.
Di cosa parla I figli dell’odio
“Perché mentre i «pacifisti esausti» tra gli anziani israeliani assistono impotenti alla deriva del proprio paese, una generazione di coloni giovanissimi è la più feroce di sempre in Cisgiordania. Mentre in Palestina un padre come Firas crede ancora nella diplomazia e rimpiange i tempi degli accordi di Oslo, il figlio Samih vede nei suoi tre fucili d’assalto l’unica risposta all’occupazione. E mentre i vertici della Repubblica islamica dell’Iran tentano di nascondere la propria debolezza, le arrabbiate senza velo che sfidano le telecamere per il riconoscimento facciale sono diventate centinaia di migliaia”.

Il nuovo libro di Cecilia Sala, I figli dell’odio si presenta come un reportage narrativo: i tre fili conduttori sono la radicalizzazione di Israele, l’isolamento dell’Iran e la distruzione della Palestina. Il suo è un libro che aiuta a leggere oltre, oltre i titoli acchiappa-like dei quotidiani, oltre le prospettive europeiste; un libro, finalmente, alla portata di tutti, che semplicemente racconta, racconta senza veli la vita di milioni di persone, che onora il racconto umano. “Un ritratto complesso, inedito e profondamente umano di un Medio Oriente in trasformazione“.
Cecilia Sala a Napoli
L’incontro svolto nella Corte di FOQUS a Napoli, era con ingresso libero fino a esaurimento posti. La giornalista Cecilia Sala ha riportato al pubblico momenti intensi, spesso anche difficili: scontri generazionali e raid. Chiudiamo riportando un passo tratto dal reportage L’incendio: “La prima critica che devi prepararti a incontrare viaggiando da giornalista occidentale in Iran riguarda una semplificazione piuttosto comune: che il potere in Iran sia perfetto. Che gli ordini partendo dal vertice raggiungano immutati l’esecutore. Che le regole siano interpretate in maniera univoca. Che il clero e le forze di sicurezza siano complementari e tra loro amichevoli.
Che il clero sia unito. Che la politica sia una finzione, cioè che esistano lotte di potere al suo interno, ma non diverse visioni che si scontrano con un’ambizione sincera di portare il paese in direzioni opposte o quantomeno dissimili. Che il regime abbia una micidiale capacità di coordinazione. Che il Parlamento agisca come un sol uomo. Che il ministero degli Esteri persegua, con altri strumenti, gli stessi obiettivi delle forze Quds dei pasdaran. Che la censura sia efficace“.










Il libro è acquistabile in tutte le librerie e nei maggiori store Online: Amazon (edizione cartacea), Mondadori, Amazon Kindle, Ibs.
Antonietta Della Femina
Leggi anche: “Persepolis” di Marjane Satrapi è un grido di resistenza che attraversa il tempo