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TFA sostegno: scorciatoia o vocazione?

Insegnare o scalare il Monte Everest? Stessa difficoltà!

Scherzi a parte, negli ultimi tempi diventare insegnante è come vincere alla lotteria.  Tra percorsi abilitanti, formazione, tirocinio e anni di istruzione, il governo mette a dura prova gli aspiranti docenti, costretti a pagare cifre esorbitanti per una supplenza.

Il concorso ormai sembra un miraggio, quindi cosa rimane?

Il TFA sostegno, acronimo di Tirocinio Formativo Attivo, sembra, per molti, una scorciatoia.

Capiamo bene di cosa si tratta e la sua reale importanza nella scuola.

Il TFA sostegno è un corso formativo post laurea che mira a formare i docenti per dare supporto agli studenti con disturbi e difficoltà. 

La sua origine risale alla Legge 170 del 2010, ma è stato modificato nel tempo, anche grazie al Decreto Ministeriale 249/2010, che ne istituisce i percorsi formativi.

Nel 2013 troviamo il I ciclo, con il proprio bando e posti assegnati dalle varie università che aderiscono. 

Per partecipare è necessaria la laurea e si accede con tre prove: preselettiva, scritto ed orale. Successivamente si inizia il corso, della durata di quasi un anno scolastico, con tanto di tirocinio, esame finale ed elaborato. 

Il tutto alla modica cifra che varia dai 3000 ai 4000 euro.

Ma perché tutti decidono di “provare” il TFA sostegno?

Spesso viene visto come un escamotage per entrare nella scuola e arrivare al tanto ambito ruolo. In tal modo, i docenti o aspiranti effettuano anni di servizio per poi passare sulla propria materia.

In realtà non è così. Sebbene l’insegnante di sostegno sia, spesso, considerato “l’ultima ruota del carro”, il suo ruolo è fondamentale. Non solo si occupa della gestione e preparazione del singolo alunno, ma controlla l’intero andamento della classe. 

Attraverso l’empatia e l’importanza delle emozioni, costruisce un rapporto con lo studente con disturbi e sostiene anche l’insegnante su materia durante tutto l’anno scolastico, sia dal punto di vista emotivo e psicologico che formativo e valutativo. 

Decidere di intraprendere questa professione è una scelta molto difficile, che prevede un lungo ragionamento sulle motivazioni che spingono il docente a scegliere questa strada.

D’altra parte, il governo non aiuta gli insegnanti e li costringe a spendere un patrimonio con la scusa della “formazione” continua, mirando sempre più ad una privatizzazione dell’insegnamento per renderla una professione per “ricchi”.

Insomma, se hai deciso di intraprendere il percorso del TFA sostegno è importante che tu faccia una grande riflessione su cosa ti spinge a tale scelta, che diventa una vera e propria missione, e che mette al primo posto l’alunno con difficoltà.

Martina Maiorano

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Martina Maiorano

Ciao! Sono Martina Maiorano, classe 1996. Fin da piccola ho avuto due grandi passioni: i libri e il beauty. Frequento Lettere Moderne all’Universitá Federico II e da poco sono entrata nel team de La Testata, pronta ad accettare nuove sfide!
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