Almamegretta: il Sanacore Live Tour fa tappa a Napoli

Gli Almamegretta tornano sul palco di casa per un anniversario speciale: i trent’anni di Sanacore, disco-manifesto che ha rivoluzionato la musica italiana negli anni ’90. Venerdì 12 settembre 2025 la storica crew si esibirà all’Arena Flegrea nell’ambito dell’ottava edizione del Noisy Naples Fest, in uno degli appuntamenti musicali più attesi di fine stagione.
Il loro sound spazia dal reggae al funk, dal rhythm’n’blues al beat, intrecciando elettronica, world music e pop. A guidare il tutto, la matrice dub e la voce inconfondibile di Raiz (Gennaro Della Volpe), capace di fondere intensità emotiva e potenza interpretativa.
’95 vibes: il nuovo Neapolitan Power esplode
Il 1995 segna una rinascita per la musica napoletana: il Neapolitan Power, evocato vent’anni prima dalle radio libere, torna a raccontare una città in fermento, viva e creativa. È l’anno dei 24 Grana, dei Bisca99Posse con Guai a chi ci tocca e degli Almamegretta (“anima migrante” in latino volgare).
Con Sanacore, secondo album della band, dub, reggae, elettronica e pop si intrecciano come mai prima in Italia. Contaminazioni mediterranee, atmosfere arabeggianti ed echi di tammurriate aprono una nuova strada alla musica alternativa. La voce di Raiz, dolce e graffiante insieme, guida un viaggio corale di anime migranti in cerca di verità.
Prodotto da Adrian Sherwood, guru della scena dub londinese, Sanacore arriva dopo l’esperienza di Karmacoma (The Napoli Trip) – il remix realizzato dagli Almamegretta per i Massive Attack – e conquista la Targa Tenco come miglior album in dialetto, imponendosi come uno dei pilastri della musica italiana. Brani come Maje, Pe dint’e viche addò nun trase ’o mare e O sciore chiu felice affondano nella tradizione partenopea, mentre Ammore Nemico, Sciosce Viento e Ruanda imprimono un ritmo ipnotico tra bassi dub e pulsazioni funk-rock. La title track e la conclusiva Tempo chiudono l’album come un pastiche mediterraneo, sospeso tra innovazione e radici locali.
Storie universali in un suono senza confini
Dentro Sanacore si muovono storie di braccianti immigrati lontani da casa, di prostitute, di amori e marginalità. Raiz diventa il piazzista del mercato di Poggioreale, un muezzin che predica dal minareto, un amico che ti racconta la vita davanti a un caffè. Realismo e visione si fondono in un immaginario radicato nella città ma universale nel linguaggio.
Le trame dub di Paolo Polcari e Gennaro Tesone, insieme al lavoro di Patrick Djivas e Sherwood, fanno dell’album un organismo pulsante. Oggi la formazione vede Raiz alla voce, Pier Paolo Polcari alle tastiere e programming, Gennaro “T” Tesone alla batteria, Paolo Baldini al basso e programming, Fefo Forconi alla chitarra e Albino D’Amato al live engineering.
L’eco di Sanacore
Con tredici album pubblicati, quattro Targhe Tenco, una partecipazione a Sanremo 2013 e migliaia di concerti in Italia ed Europa, gli Almamegretta restano una delle realtà più influenti della scena nazionale. Dal debutto con Animamigrante fino al recente Senghe – premiato come Miglior Album in Dialetto nel 2023 – hanno attraversato generi e linguaggi mantenendo intatta la loro anima sperimentale.
Parlare degli Almamegretta significa raccontare un Sud che non si arrende, capace di trasformare energia e dolore in arte universale. E Sanacore, trent’anni dopo, continua a risuonare come un disco di domani. La sua vetta emotiva resta la struggente Nun te scurda’, ballata reggae attraversata dall’elettronica: un brano che incarna la sintesi perfetta tra canzone napoletana e reggae, senza snaturare né l’una né l’altro.
Il 12 settembre gli Almamegretta intrecceranno memoria e presente nel loro viaggio sonoro a Napoli, città-mondo che continua a rispecchiarne l’anima migrante.
Roberta Aurelio
Leggi Anche : Napoli Città della Musica, i concerti di settembre 2025