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Gli alberi monumentali d’Italia: realizzato un catalogo di dati su Google Maps

In Italia esistono dei giganti silenziosi che raccontano secoli di vita e tradizioni: gli alberi monumentali, un patrimonio verde unico al mondo. 

In Italia sono oltre 4.700 gli alberi monumentali tutelati (dato aggiornato al 2025: 4.749), alcuni dei quali millenari, come l’ olivastro di Castelsardo nel Nord Sardegna. Il registro degli alberi monumentali nasce a seguito del primo censimento dell’allora Corpo Forestale dello Stato nel 1982; i criteri sui quali ci si basava erano dimensioni, forma, bellezza e valore storico-culturale.
In seguito con la Legge 10/2013 (art.7), nota come “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, vien introdotta e disciplinata la definizione e la tutela degli alberi monumentali, definiti come piante di particolare valore paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico o culturale. 

La norma prevede il censimento degli alberi monumentali, la loro iscrizione in un elenco nazionale gestito dal Corpo Forestale dello Stato, e stabilisce sanzioni in caso di loro danneggiamento o abbattimento non autorizzato. A supporto della legge, col Decreto interministeriale del 23 ottobre 2014 vengono ufficializzato i criteri di monumentalità e viene istituito l’elenco aggiornabile.

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La storia degli alberi monumentali d’Italia

Negli ultimi 3 anni, gli alberi monumentali d’Italia hanno subito una crescita notevole: dai 4.288 del 2023 (320 rispetto all’anno precedente), siamo arrivati a circa 4.749 nel 2025 (95 in più rispetto al 2024 – rimuovendo 3 per deperimento o morte naturale) con decreto del 27 maggio 2025. Tra i nuovi inserimenti segnaliamo il Doppio filare di 163 robinie nel Comune di Castelnuovo Don Bosco (AT): un’unica struttura lineare di quasi 470 m, pregevole per sviluppo e integrità; la Noce del Caucaso a Campiglione Fenile (TO): circonferenza di 195 cm, altezza di circa 26 m, con un ramo pendente fino quasi a toccare terra, situato di fronte a una villa storica; l’Abete bianco di Paularo (UD): con i suoi 53 m di altezza e una circonferenza di 332 cm (albero autoctono più alto d’Italia); l’Ippocastano di Prepotto (UD): all’interno del convento dei frati cappuccini, ha un’età stimata di 150 anni e una circonferenza di 305 cm.

Quali sono i criteri per diventare un albero monumentale?

Il decreto interministeriale 23 ottobre 2014 sancisce i cosiddetti criteri di monumentalità: “sono i requisiti, uno o più di uno, che la pianta deve avere per poter essere dichiarata monumentale e posta sotto la tutela dello Stato perché rappresenta un bene prezioso della collettività da preservare e salvaguardare per le nuove generazioni”. 

  • VALORE LEGATO ALL’ETÀ E ALLE DIMENSIONI

 Aspetto strettamente legato alle caratteristiche genetiche di ogni specie (circonferenza del tronco, altezza, ampiezza e proiezione della chioma) ma anche alle condizioni ecologiche in cui si trovano a vivere i singoli esemplari di una specie. Il criterio dimensionale costituisce un elemento di filtro importantissimo nella selezione iniziale ma non imprescindibile qualora gli altri criteri siano di grande significatività: se presenti caratteri particolari che lo rendono unico (vedi criteri successivi), un albero può essere inserito in Elenco anche se le sue dimensioni sono al di sotto della media.

  • VALORE LEGATO ALLA FORMA E PORTAMENTO

 La forma e il portamento degli alberi sono alla base del loro successo biologico e anche dell’importanza che ad essi è stata sempre attribuita dall’uomo nel corso della storia. Tali criteri hanno ragione di essere presi in considerazione, in particolare, nel caso di esemplari cresciuti in condizioni ambientali ottimali (es. condizioni di optimum ecologico, assenza di potature errate, forma libera perfetta per la specie) o particolari (es. presenza di vento dominante) o per azioni dell’uomo (es. potature) che possano aver indotto forma o portamento singolari ad essere meritevoli di riconoscimento.

  • VALORE LEGATO ALLA RARITÀ BOTANICA

 Si riferisce alla rarità assoluta o relativa, cioè si considerano rarità da segnalare non solo le specie del tutto estranee all’area geografica di riferimento, quindi esotiche, ma anche quelle poco rappresentate numericamente in una determinata zona, come un albero che si trova a crescere in un habitat diverso da quello in cui solitamente vegeta (es. una palma in cima alla montagna o viceversa un Abete rosso in riva al mare).

  • VALORE LEGATO ALL’ARCHITETTURA VEGETALE

 Si riferisce a particolari esemplari arborei, filari, alberature o gruppi, inseriti in un progetto architettonico unitario che valorizza i manufatti umani. Si tratta spesso di ville e parchi storici di notevole interesse storico, architettonico e turistico, ma anche di architetture vegetali minori di interesse rurale. Questo criterio va verificato e valutato d’intesa con la Soprintendenza del Ministero della Cultura territorialmente competente

  • VALORE STORICO-CULTURALE-RELIGIOSO

Questo criterio è legato alla componente antropologico-culturale, intesa come senso di appartenenza e riconoscibilità dei luoghi da parte della comunità locale, come valore testimoniale di una cultura, della memoria collettiva, delle tradizioni, degli usi e costumi. Questi alberi rappresentano dei veri simboli per la comunità che ritrova in questi Patriarchi una testimonianza della memoria collettiva dei luoghi, delle tradizioni, degli usi e costumi.

  • VALORE ECOLOGICO

Il criterio ecologico, non riportato nella scheda di segnalazione perché criterio rilevabile solo da personale appositamente formato, si rileva solo per piante in particolari contesti botanici: in generale, alberi vetusti tra i cui rami, fessure e radici si è andata ad infittire, progressivamente negli anni, una rete interconnessa di organismi che rende la pianta un unicum di biodiversità. (Fonte: Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste)

Come segnalare un albero monumentale?

Il censimento degli alberi monumentali è realizzato dai Comuni, sotto il coordinamento delle Regioni, sia attraverso ricognizione territoriale sia a seguito di recepimento, verifica specialistica e conseguente schedatura delle segnalazioni provenienti da cittadini, associazioni, istituti scolastici, enti territoriali, ecc. 

Le Regioni, sulla base delle proposte provenienti dai Comuni, provvedono a redigere gli elenchi regionali, previa verifica del rispetto dei criteri per l’attribuzione del carattere di monumentalità degli esemplari censiti. Tali elenchi, una volta approvati con delibera regionale, vengono inviati dalla singola Regione al Mipaaf – DIPEISR – Direzione generale delle foreste, che provvede alla redazione e alla gestione di un elenco nazionale degli alberi monumentali, da tenersi costantemente aggiornato.

La segnalazione è effettuata attraverso la compilazione di un’apposita scheda corredata da foto e ogni documentazione ritenuta utile. Essa deve essere inviata al Comune nel cui territorio radica l’esemplare e all’ufficio competente della Regione di appartenenza. Dopo di che bisogna solo attendere…

Antonietta Della Femina

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Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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