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Il Chiostro di Santa Chiara

Il chiostro di Santa Chiara è una delle tante bellezze artistiche e culturali di Napoli, una città che ha tanto da offrire anche d’estate.

Il complesso di Santa Chiara si trova nel pieno centro storico di Napoli, accanto a Piazza del Gesù Nuovo. Una tappa da non  perdere. Il chiostro di Santa Chiara è un luogo stupendo ove il misticismo pare toccarsi con mano. 

Storia del complesso monumentale

Il chiostro maiolicato, o delle Clarisse, è stato costruito nel 1739 da Domenico Antonio Vaccaro quando fu avviato un radicale cambiamento artistico che riguardò tutto il complesso monastico. È scampato ai bombardamenti di Napoli della seconda guerra mondiale.

In realtà i chiostri di Santa Chiara sono quattro, appartenenti al complesso monastico di Santa Chiara. Nel corso del tempo, con la trasformazione del refettorio dei Frati Minori in chiesa delle Clarisse, due dei quattro chiostri sono entrati a far parte dello spazio destinato a quest’ultima chiesa. I chiostri che appartengono al complesso di Santa Chiara sono: il chiostro maiolicato chiamato anche delle Clarisse; il chiostro di San Francesco ed infine il chiostro di Servizio. 

Nel corso del tempo il chiostro maiolicato ha subito diverse trasformazioni, ma la più importante è avvenuta tra il 1739 e il 1742 ad opera dell’architetto Vaccaro. Con la realizzazione dei due viali che si incrociano tra loro, il giardino è stato diviso in quattro parti. Ai lati dei viali sono stati inseriti 64 splendidi pilastri a pianta ottagonale rivestiti di maioliche.

I pilastri sono uniti tra loro da coloratissime panchine, anch’esse ricoperte di maioliche che rappresentano scene di vita dell’epoca. Il muretto che delimita il portico, sia all’interno che all’esterno, è rivestito di maioliche decorate, come pure i pilastri e i sedili dei viali. Nel giardino sono pure due fontane ottagonali.

Proseguendo tra le colonne maiolicate si giunge sotto ad uno splendido portico, sulle cui pareti sono raffigurate scene dell’Antico Testamento. Sotto al portico c’è anche l’entrata al museo dove sono esposti oggetti sacri scampati al bombardamento del 1943, oltre ai resti di antiche terme romane. Ultima “chicca” prima di lasciare il Chiostro, un’altra meraviglia che non sfuggirà allo sguardo dei visitatori, si tratta del tradizionale presepe napoletano, composto da statuette del Settecento. Il re Ferdinando IV di Borbone era un grande appassionato e collezionista di presepi e assegnava ai più importanti scultori dell’epoca la realizzazione delle figure.

Questa zona archeologica si contraddistingue per la presenza di un complesso termale su cui si sono sovrapposti gli ambienti occidentali del convento e piccoli vani di servizio.

Situato nel pieno centro storico del capoluogo partenopeo, il complesso monumentale di Santa Chiara è facilmente raggiungibile tanto dalla stazione ferroviaria quanto dal porto di Napoli.

Gerardina Di Massa

Foto di Gerardina Di Massa

Gerardina Di Massa

Gerardina Di Massa, sono nata ad Ischia e studio lettere e filosofia. Sono da sempre appassionata alla scrittura e anche alla lettura. Giornalista pubblicista, appassionata di politica e letteratura, “divoratrice di libri”, amo leggerne sempre di nuovi, senza stancarmi mai. Mi piace la scrittura in tutti gli ambiti, che si tratti di cultura o di arte, di argomenti letterari o di storia. Ogni cosa, ogni argomento può e deve insegnare qualcosa.
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