Noah Kahan: da un trend di TikTok ai sold-out

TikTok è la culla dei trend, senza dubbio. Negli anni della pandemia Covid, a partire dal 2020, la piattaforma è diventata sempre più conosciuta, registrando un altissimo numero di iscrizioni, soprattutto tra i giovani.
Questa piattaforma video contiene contenuti di ogni genere provenienti da ogni parte del mondo; tuttavia, è famosissima per i trend che vanno virali e vengono riproposti da migliaia di utenti.
È proprio da un trend che ha avuto inizio la carriera musicale di Noah Kahan. Vediamo come!
Ottobre 2020
Nell’ottobre del 2020, il cantautore americano posta diversi video su TikTok contenenti un verso di quella che diverrà all’inizio la sua canzone più famosa, Stick Season:
“I would leave if I could only find a reason I’m mean because I grew up in New England”
Presto queste parole diventano le protagoniste di un nuovo trend in cui le persone raccontano la propria esperienza di vita in New England, spesso con toni sarcastici.
Per i due anni successivi Kahan continua a pubblicare su TikTok alcune parti della canzone ed anche di altri brani, annunciando un album che porterà il nome proprio di quella canzone emblematica che gli ha permesso di avvicinarsi al pubblico: Stick Season.
Facciamo prima un passo indietro…2017-2021
Nato e cresciuto in Vermont, Noah Kahan avverte una profonda passione per la musica e il cantautorato sin da piccolo: ha solo 8 anni quando comincia a pubblicare le sue canzoni su Youtube e SoundCloud.
A 19 anni il primo tour con l’atto di apertura per Milky Chance, e nel 2017 arriva l’accordo con la Republic Records. Nel 2018 appare come feat in alcuni brani e nel 2019 pubblica il suo debut album, Busyhead. La pandemia lo porta ad un picco di produttività: rilascia l’EP Cape Elizabeth e nel 2021 pubblica il suo secondo album, I was/I am.
Questi anni, specialmente quelli della pandemia, sono particolarmente difficili da attraversare per Kahan, che successivamente parlerà della sua esperienza con ansia, depressione e dismorfofobia. Attentissimo alla salute mentale, non solo ne parla in modo delicato e accurato nelle sue canzoni, o sarcasticamente sui social e ai suoi concerti per contrastare lo stigma, ma a lui si deve anche la nascita di The Busyhead Project, il cui scopo è rendere la cura della salute mentale accessibile a tutt3, che si tratti di informazioni o risorse. Una parte del ricavato di tutti i biglietti dei suoi concerti va al progetto, che ha già raccolto milioni di dollari, i quali finanziano centri locali di salute mentale in tutti gli stati americani.
Stick Season…e tanto altro
L’8 luglio 2022 esce finalmente la traccia completa di Stick Season, a cui segue il rilascio anche di un altro singolo, Northen Attitude. Il 14 ottobre dello stesso anno Kahan rilascia il suo terzo studio album, Stick Season, prodotto da Gabe Simon e contenente 14 tracce.
Il cantautore afferma che si tratta di un progetto completamente nuovo, in cui ha abbandonato le influenze pop degli album precedenti per dedicarsi interamente alla musica folk. L’album arriva 14esimo nel Billboard 200, e il 9 giugno 2023 l’artista ne pubblica una versione deluxe intitolata Stick Season (We’ll All Be Here Forever), con tracce aggiuntive ed una versione estesa di “The view between villages”.
Seguono tantissimi featuring delle canzoni dell’album: “Dial Drunk” con Post Malone, “Call Your Mom” con Lizzy McAlpine, “She Calls Me Back” con Kacey Musgraves, “Northern Attitude” con Hozier, “Everywhere, Everything” con Gracie Abrams e “Homesick” with Sam Fender. Collabora anche con l’artista country Zach Bryan al singolo “Sarah’s Place”, che sale al 14esimo posto nel Billboard Hot 100.
Nel 2023 Kahan riceve la sua prima nomination ai Grammy come Best New Artist, un grandissimo traguardo per ogni artista in campo musicale.
Nel febbraio del 2024 esce una nuova edizione di Stick Season con tutti i featuring, in più anche “Paul Revere” con Gregory Alan Isakov e “You’re gonna go far” con Brandi Carlile e una nuova traccia intitolata “Forever”.
Il 30 agosto dello stesso esce un live album, “Live from Fenway Park”, che contiene tutto il suo concerto al Fenway Park di Boston.
Presente…e futuro!
Heavy pop, indie, folk…Noah Kahan occupa sempre più spazio nel mondo della musica. La fortuna è stata sicuramente dalla sua parte, ma non si può negare il suo immenso talento; dalla scrittura dei testi agli arrangiamenti musicali, il cantautore ci presenta dei brani in cui tutt3 possiamo identificarci, e forse è proprio questo il suo punto di forza. Le sue canzoni ci parlano di situazioni che prima o poi attraversiamo tutt3, ed è difficile non commuoversi davanti a qualcosa che ci rappresenta, bella o brutta che sia. Soprattutto, in Noah Kahan troviamo l’arte del dolore: dal dolore si può costruire qualcosa di buono e possiamo ricostruirci noi, ma solo attraversandolo, passandoci attraverso.
“All lights turned off can be turned on”
Sperando di accogliere Noah Kahan un giorno anche in Italia (per ora solo concerti negli States e alcuni in Europa, ahimè), continueremo ad ascoltare ciò che vuole dirci attraverso la sua musica. Lasceremo che essa ci accompagni quando vogliamo che il nostro dolore sia compreso, quando vogliamo avere una canzone di sottofondo per i momenti di gioia o quando cerchiamo le parole giuste per esprimerci. Concludo proprio con le sue parole, per lasciare un messaggio di speranza, che ci dobbiamo tenere viva soprattutto in questo periodo storico:
“There is so much joy in the world waiting to be found”
Marcella Cacciapuoti
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