Pompeii Theatrum Mundi: il teatro rinasce tra le rovine del Parco Archeologico di Pompei

Nel misterioso scenario del Teatro Grande di Pompei, anche quest’anno torna Pompeii Theatrum Mundi, la rassegna che coniuga l’arte e la storia.
Un palcoscenico unico al mondo, un’esperienza immersiva dove la cultura rivive tra le vestigia della città ai piedi del Vesuvio.
Quest’anno la rassegna Pompeii Theatrum Mundi festeggia la sua ottava edizione: da anni ormai è tra le maggiori e più attese dell’estate italiana del Festival.
Il programma presentato al Teatro Mercadante di Napoli dal Direttore Roberto Andò e dal Direttore Generale del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel, prevede in calendario quattro spettacoli: GOLEM, diretto da Amos Gitaï, andato in scena venerdì 20 giugno e sabato 21 giugno; NOTTE MORRICONE, con regia e coreografia di Marcos Morau, andato in scena venerdì 4 e sabato 5 luglio; ELETTRA di Sofocle, con la regia di Roberto Andò, che andrà in scena venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 luglio; LISISTRATA di Aristofane, con la regia di Serena Sinigaglia, che andrà in scena venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 luglio.
“E mai come in questo frangente storico, la cultura deve continuare a essere, al di fuori da ogni retorica, uno strumento essenziale di libertà“
Ha commentato il regista Roberto Andò. La rassegna, realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Napoli, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli, e in collaborazione con Campania Teatro Festival, è “il festival dove si confrontano la grande eredità classica e la visione artistica contemporanea” – ha dichiarato Roberto Andò.
Un rito ormai ben consolidato dove viene celebrata la connessione tra il pubblico e gli artisti: vengono portate in scena opere che mettono in dialogo la grande drammaturgia antica con la sensibilità del nostro tempo.
Un’opportunità di crescita non solo per gli “operatori” e gli “operai” del Parco Archeologico di Pompei, ma “uno sviluppo culturale, sociale ed economico per tutto il territorio vesuviano”, così come auspicato dal Direttore Generale del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel.
“L’edizione 2024 ha rappresentato un momento di svolta, con oltre 16.000 spettatori e un tasso di affluenza di pubblico che ha sfiorato il 100% della capacità di posti disponibili. Un successo che testimonia l’amore del pubblico per un festival capace di coniugare bellezza, pensiero e spettacolarità, in un contesto davvero unico al mondo. (…) Pompeii Theatrum Mundi continua così a essere un luogo di visioni e incontro, dove la forza del teatro si misura con il tempo e con lo spazio, dove l’arte torna a parlare con le voci della storia.”, ha dichiarato Luciano Cannito, Presidente del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.

Il successo delle passate edizioni, che hanno visto protagonisti alcuni tra i più grandi nomi della scena teatrale nazionale e internazionale, ha innalzato le aspettative per questo festival che è un incontro tra la storia e il presente, tra le parole e le gesta, tra la memoria e il sogno.
Pompeii Theatrum Mundi non è solo un omaggio al teatro classico, ma una celebrazione della vita, della rinascita attraverso l’arte.
“Oltre a continuare i restauri e gli scavi nelle aree archeologiche del parco, vogliamo portare lo spirito di Pompei, che è lo spirito di ‘Sogno di Volare’, delle Baccanti, della scoperta e della cura del patrimonio, materiale e immateriale, fuori Pompei. (…) L’obiettivo è che nei prossimi anni ‘Sogno di Volare’ non sia più un’iniziativa di Pompei, ma anche di tanti altri centri della Città metropolitana di Napoli, una capitale mondiale della cultura, dell’arte e del teatro da 2.500 anni”, ha concluso il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito Teatrodinapoli.it
Antonietta Della Femina
Leggi anche: Anfiteatro Campano: storia e gloria dell’antica Capua