“Tornerà il 2D in casa Disney?”, parla Jared Bush

Si parla di un ritorno al 2D per la Walt Disney, un salto nel passato che riporta nel presente un lavoro di animazione basato su progetti interamente disegnati a mano.
No, non è un castello in aria ma una proposta presa in considerazione che sta facendo sognare i fan Disney.
Spesso ci sentiamo così travolti dallo sviluppo della tecnologia da avvertire quasi il bisogno di rifugiarci nelle origini di una tradizione, che sia cinematografica, letteraria o musicale.
Viene naturale domandarsi la causa: forse, perché è proprio lì che si manifesta la natura che ha permesso la diffusione di un fenomeno, o si tratta di semplice nostalgia?
Questa è l’aria che si respira in casa Walt Disney.
Dopo anni di CGI – computer generated imagery – è in programma il ritorno all’animazione 2D. Avete presente il cartone Aladdin, Biancaneve e i sette nani, Cenerentola e i classici che hanno segnato la nostra infanzia? Erano in 2D, lavoro che da un bel po’ di anni è stato “sostituito” da software che generano scene, effetti e immagini al computer.
Basti confrontare il cartone Mulan del 1998 con Frozen per notare una differenza sostanziale, in particolare per quanto riguarda la qualità grafica e gli effetti scenici, decisamente più avanzati nel secondo.
Possibile ritorno al 2D: ne parla Jared Bush
Da quattordici anni la CGI si è impadronita di casa Disney, realizzando 12 film animati, comprendendo anche Oceania 2.
Durante un’intervista rilasciata a The Wrap, il direttore creativo dei Walt Disney Animation Studios Jared Brush ha espresso di non escludere un ritorno al 2D. Infatti, la sua dichiarazione all’Annecy Animation Festival, sembra promettere buone notizie: “Adoro il 2D. In questo momento abbiamo artisti 2D che stanno facendo cose incredibili e pazzesche. Mi fermo qui”.
Il problema della questione resta l’aspetto economico. Produrre un film in 2D, diventando meno praticato ha un costo più elevato. Questo è sicuramente un aspetto da valutare dato che Jim Morris, presidente della Pixar, ha evidenziato come i progetti Disney e Pixar comportino spese di produzione elevate rispetto a quelle sostenute da altri studi.
Nonostante le difficoltà, la Disney sembra intenzionata a esplorare vie alternative per coltivare il proprio stile inconfondibile.
Riprendere in mano il 2D, in un momento dove la tecnologia e l’AI operano alla creazione di animazioni e illustrazioni, talvolta generando polemiche – colpendo lo Studio Ghibli – può determinare una valida occasione per rivendicare la bravura dei disegnatori. Inoltre, riportare in vita un’animazione disegnata a mano nel mondo Disney potrebbe segnare un nuovo inizio per il 2D: le innovazioni tecnologiche, i recenti sviluppi, i cambiamenti nei processi produttivi cinematografici possono supportare l’animazione tradizionale senza snaturare l’essenza originaria.
Alessandra Lima
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Immagine di copertina generata con AI