Addio ad Alvaro Vitali, il volto indimenticabile della commedia all’italiana

Alvaro Vitali, celebre attore romano noto per la sua inconfondibile interpretazione di Pierino, è scomparso.
Con Alvaro Vitali se ne va uno dei simboli di un’epoca cinematografica che ha fatto ridere intere generazioni.
Nato accanto a Federico Fellini e consacrato da ruoli comici divenuti cult, Alvaro Vitali ci lascia a 75 anni a causa di una broncopolmonite recidiva.
L’Italia tutta ha celebrato il suo volto, icona di Pierino, lo scolaro protagonista della commedia sexy all’italiana.
Chi era Alvaro Vitali?
In una famiglia piccolo-borghese, Alvaro Vitali nacque a Roma il 3 febbraio 1950: il padre era proprietario di una piccola impresa edile, mentre la madre gestiva un piccolo stabilimento della Titanus sulla Tiburtina. Conclusa la terza media abbandonò gli studi e lavorò per alcuni anni come elettricista. La sua fortuna attoriale iniziò di lì a breve: durante un provino venne scoperto da Federico Fellini e nel 1969 il regista riminese lo fece esordire nel cinema con una piccola parte in Fellini Satyricon. Il regista riconfermò Alvaro Vitali in I clowns (1971), in Roma (1972), e in Amarcord (1973), con Ciccio Ingrassia.

Legato alla commedia sexy all’italiana, ha lavorato al fianco di Mariangela Melato, Renato Pozzetto, Lino Banfi, Edwige Fenech e Renzo Montagnani. Dopo Uomini si nasce, poliziotti si muore (1976), diretto da Ruggero Deodato, e numerosi film della commedia sexy, Alvaro Vitali cominciò a interpretare ruoli di prima fila: il personaggio di Pierino, eroe di grandi e piccoli. Pierino contro tutti (1981), Pierino colpisce ancora (1982), Pierino medico della S.A.U.B. (1981) sono solo alcuni dei titoli della serie che l’hanno reso famoso in tutta Italia. Ma con l’autunno della commedia sexy, Alvaro terminò anche la fortuna dell’attore, ritornato sul piccolo schermo grazie a Striscia la notizia.
Alvaro Vitali, l’uomo oltre le schermo
Da sempre controverso, Vitali è stato un celebre attore della commedia sexy all’italiana, un genere amato dal grande pubblico ma spesso disprezzato dalla critica.Nonostante i suoi inizi con Fellini, viene spesso ricordato con la figura di Pierino, i cui film sono stati accusati di essere sessisti e volgari. Ma il personaggio di Pierino in particolare, con le sue battute sconce, facezie infantili e provocazioni sessuali, ha rappresentato un po’ l’Italia degli anni ’70 e ’80: un po’ maliziosa, contraddittoria talvolta.
Il personaggio di Pierino interpretato da Alvaro Vitali, proponeva lo specchio di una società in trasformazione, dove contrasti sociali, nuove libertà e profonde ambiguità culturali convivevano. Lo scolaro insolente metteva alla berlina le autorità: in un’epoca di disincanto Pierino rappresentava l’Italia da bar, l’Italia disillusa e popolare.

La sua comicità, sfrontatezza e umorismo di pancia, sono oggi memoria. Memoria storica di un’Italia che cambiava rapidamente, e che trovava nelle risate – anche quelle più semplici o volgari – un modo per esorcizzare le sue contraddizioni.
Lo divertiva la mia indole popolare. Mi chiedeva: “Ti è piaciuto Giulietta degli spiriti?” “Sì”, mentivo. “E cosa ci hai capito?” “Un cazzo, dottore”.