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Gli abiti più famosi della storia

Ci sono abiti in grado di resistere alla prova del tempo, diventando iconici ed entrando nell’immaginario collettivo.

Scopriamo insieme gli abiti più famosi della storia.

Il vestito riciclato di Audrey Hepburn

Una giovanissima Audrey Hepburn partecipava alla sua prima cerimonia degli Oscar. Era il 1954 e concorreva per il titolo di Miglior attrice protagonista per uno dei film più iconici della storia, “Vacanze romane”. Sorprendentemente vinse il premio e, visibilmente emozionata, si presentò sul palco con un delizioso abito bianco a fiori confezionato da Givenchy. Tuttavia, quello che all’apparenza poteva sembrare un vestito cucito per l’occasione era, in realtà, uno degli abiti di scena indossati dall’attrice proprio nel film “Vacanze romane”. Questo dettaglio contribuì a rendere Audrey Hepburn l’icona di stile che ricordiamo ancora oggi.

Jennifer Lopez e la nascita di Google Immagini

Lo sapete come è nato Google Immagini? Nel febbraio del 2000 Jennifer Lopez si presentò sul red carpet dei Grammy Awards con un audace abito verde firmato Versace. La sua scollatura vertiginosa destò scalpore, tanto da generare un’ondata di ricerche online. Google, però, all’epoca poteva generare solo risultati testuali e non era in grado di fornire agli utenti la tanto agognata immagine del vestito. Ciò portò all’inizio dello sviluppo di Google Images, che di lì a pochi mesi sarebbe stato lanciato sul web. Il vestito di J.Lo, nel frattempo, è diventato iconico, tanto da essere riproposto a sorpresa dalla stessa artista durante una sfilata del 2020

Il tailleur di Jacqueline Kennedy 

Negli anni Sessanta, Chanel era uno dei maggiori simboli di emancipazione ed intraprendenza femminile. In particolare, la celebre maison era stata scelta dalla first lady Jacqueline Kennedy in molte occasioni. In particolare, il 22 novembre 1963, in occasione di una visita presidenziale a Dallas, la moglie del presidente americano aveva scelto un raffinato tailleur rosa e blu. Questo elegante look, tuttavia, passò alla storia per il tragico attentato che portò alla morte del presidente John Fitzgerald Kennedy. Trovandosi accanto a suo marito nel momento del suo assassinio, l’abito di Jacqueline venne macchiato dal sangue di Kennedy, diventando un vero e proprio simbolo di questo atroce evento. Attualmente il tailleur è conservato negli archivi nazionali statunitensi, pur non essendo esposto al pubblico.

Il vestito della vendetta di Lady Diana

Lady Diana non ha di certo bisogno di presentazioni. La sua travagliata storia personale e la sua tragica e prematura morte ci presentano la figura di una donna coraggiosa, tenace e distinta. Anche i suoi look, pur essendo stati scandagliati in lungo e in largo, sono sempre stati contraddistinti dall’eleganza. Non fa eccezione quello che è stato definito il suo “revenge dress”, indossato ad una serata di gala nel 1994. L’abito nero, dall’eleganza classica, esaltava la sua bellezza, eppure passò alla storia poiché fu indossato proprio la sera in cui il suo ex marito, il principe d’Inghilterra Carlo, confessava pubblicamente di averla tradita per anni. Quello splendido abito, in quel momento, diventò quindi un simbolo di libertà, una sorta di rivincita rispetto ai drammatici anni trascorsi da Lady D alla corte inglese. 

Il vestito di carne di Lady Gaga

Lady Gaga, si sa, è una delle figure più originali ed eclettiche dell’era contemporanea. Soprattutto nei primi anni di carriera, infatti, ci ha abituati a look decisamente insoliti e bizzarri. In particolar modo, durante la cerimonia degli MTV Video Music Awards del 2010, l’artista si presentò sul red carpet con uno degli abiti più controversi di sempre: un minidress completamente ricoperto di pezzi di carne. Questo vestito, abbinato ad un paio di scarpe e da un copricapo rigorosamente dello stesso materiale, fece letteralmente il giro del mondo. Tra fan in delirio ed associazioni animaliste scandalizzate, in molti cercarono di trovare un’interpretazione a questo gesto tanto azzardato. In una successiva intervista, la stessa Lady Gaga commenta così la sua scelta:

Se non iniziamo a lottare per i nostri diritti, presto avremo gli stessi diritti che ha la carne attaccata alle nostre ossa”. 

Stefania Berdei

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Stefania Berdei

Classe 2000, scrivo di tutto ciò che solletica la mia fantasia. Studio Mediazione linguistica e culturale, poiché penso che la diversità e la ricchezza culturale siano il motore del mondo. In attesa di un ritiro spirituale su un’isola tropicale, cerco di essere ogni giorno la versione migliore di me stessa. Nel resto del tempo, mi nutro di serie televisive, film e libri.
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