1984: un libro fortemente attuale

L’8 giugno del 1949 fu pubblicato il celebre romanzo 1984, di George Orwell.
Si tratta di uno dei libri stranieri più amati dal pubblico italiano, che nel corso del tempo continua a riscuotere un notevole successo.
Nonostante fosse malato, Orwell decise di dedicare gli ultimi mesi della propria vita dedicandosi alla stesura del libro.
1984 è un’opera distopica e visionaria, che Orwell consegnò, il 4 dicembre 1948 alla casa editrice Secker & Warburg di Londra che lo darà alle stampe.
L’opera riscosse sin da subito un successo clamoroso. L’editore Warburg stampò solo 25500 copie per la prima edizione, ma in Gran Bretagna ne vennero vendute 49917 in un solo anno. Lo stesso successo si ripeté negli Stati Uniti dove il romanzo ottenne, se possibile, una fama ancor maggiore.
Il libro si presenta come un monito a cercare sempre e comunque conferma alle notizie che il potere, qualunque vestito esso indossi, fornisce attraverso gli organi d’informazione.
Sinossi
1984 è un romanzo distopico-fantascientifico all’interno del quale la narrazione si svolge in una Londra del futuro – del 1984 appunto – in cui la società tutta è controllata da un governo totalitario che impone il suo volere sulle azioni degli uomini che di fatto non godono dei principi fondamentale della libertà. La Gran Bretagna è parte di un super stato totalitario noto come Oceania, governato dal Partito che vede a capo il Grande Fratello che nessuno conosce né è mai riuscito a vedere ma che è in grado di controllare le vite dei cittadini attraverso un uso massiccio e spregiudicato di teleschermi.
Il protagonista, Winston Smith, è un funzionario di basso rango del Partito Esterno che lavora al Ministero della Verità: qui Winston modifica testi, libri e foto del passato alterando la verità e ricreandone un’altra più adatta e confacente ai desideri del Partito. Winston, nonostante le apparenze della sua esistenza quotidiana, mal sopporta la rigida dottrina e la presenza assillante del regime, ed è conscio, proprio in virtù del lavoro che svolge, delle mistificazioni in cui è tenuta gran parte della popolazione.
Al di là di ogni totalitarismo
È un romanzo cupo, proprio come l’esistenza dell’autore; il romanziere inglese infatti, in quel periodo era fortemente pronto dalla perdita della moglie e schiacciato dal peso di un successo inaspettato, che sembrava insormontabile. Proprio in quella fase della sua vita, l’autore decise di scappare dalla vita mondana e rifugiarsi in un’isola scozzese dove avrebbe potuto riflettere e rimettere insieme i cocci di una vita andata in frantumi.
Lo scrittore inglese, morì poco dopo la pubblicazione, a Londra nel 1950 e a soli 46 anni, il suo scopo era quello di descrivere un modello di società non ideale; al contempo l’obiettivo dell’autore era quello di analizzare a fondo i crismi del Totalitarismo, quel modello di Stato che aveva visto da vicino e che la sua Inghilterra aveva combattuto con l’ausilio degli Alleati.
Grazie al romanzo e dunque con la finzione narrativa, Orwell denuncia le derive autoritarie e totalitarie di certi governi nazionalisti europei, come il Nazismo di Hitler che ha portato alla seconda guerra mondiale, o al Franchismo che ha condotto la Spagna alla Guerra Civile.
1984 non è un romanzo semplice da leggere, sicuramente la scrittura di Orwell aiuta a rendere la narrazione fluida, ma i temi trattati sono particolarmente ostici, non sempre di facile comprensione. L’autore mescola con sapienza e spirito di contraddizione, propaganda, totalitarismo, religione, intesi come pericoli insiti in una società, totalmente, priva di privacy. Non solo. Chi desidera addentrarsi nelle pagine scritte con parsimonia da Orwell, riceverà in cambio la spiegazione di alcuni punti fondamentali riguardanti la politica, la cultura e anche la psicologia, che caratterizzano il dibattito mondiale.
Secondo la critica attuale, dal punto di vista umano, Orwell riesce con il suo affascinante quanto difficile romanzo, a far luce su quella sottesa attrazione e curiosità per il fascismo che alberga in alcuni esseri umani, e che ogni tanto, e in ogni epoca, viene fuori… prepotentemente.
Orwell, grazie a 1984, spiega che siamo tutti in grado di poter scegliere altrimenti. Per farlo è necessario essere coscienti del fatto che siamo tutti in grado di fare del male, e solo così possiamo scegliere di fare del bene.
1984 è un vero e proprio capolavoro attuale, nonostante sia stato scritto in un’epoca diversa dalla nostra. Le immagini sono chiare e forti nella mente del lettore, si percepisce il dolore sulla pelle, ma anche la disillusione, la mancanza di prospettive verso un futuro che non esiste.
Gerardina Di Massa
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