Ciubiz, il borgo dei gatti: un piccolo angolo di paradiso nel cuore del Friuli

Tra le colline e i boschi si trova Ciubiz, una piccola frazione del comune di Prepotto in provincia di Udine.
Con soli 5 abitanti e ben 26 gatti, Ciubiz è divenuto “Il borgo dei gatti”, uno spazio dove uomo e natura convivono.
Dove i boschi sussurrano storie antiche e il tempo sembra essersi fermato, sorge un piccolo borgo sospeso tra i sogni e la realtà: Ciubiz. In questo piccolo angolo dimenticato dal mondo, ma custodito dalla natura, vivono poche anime umane e un’intera colonia di gatti fieri e liberi, che come spiriti gentili vegliano sul silenzio del luogo. Ciubiz non è solo un paese, è un sentimento, un abbraccio lento dove ogni respiro profuma di poesia. Ben 24 gatti neri e 2 grigi a fronte dei poco più che 5 abitanti umani: questi gatti hanno insegnato agli abitanti del borgo a convivere in armonia; una comunità accogliente, fatta anche di visitatori, ha permesso a questi gatti di vivere liberi e amati. Oltre ai gatti a Ciubiz ci sono altri animali, tra i quali mucche e vitelli, allevati nella stalla di un residente.
Nonostante sia una piccola frazione, soprattutto negli ultimi anni, il paese caratterizzato da una stretta connessione con la natura e una vita lenta, è divenuto meta per coloro i quali sono alla ricerca di un po’ di semplicità e silenzio.
Borgo dei gatti su L’ora solare (TV2000)
“Ciubiz è un piccolo borgo che si trova nell’alta Valle dello Judrio nel comune di Prepotto a ridosso del confine sloveno. Una volta era molto più popolato rispetto a quello che è attualmente il cui numero di abitanti è veramente esiguo, ma comunque pur essendo in pochi non ci annoiamo perché abbiamo la compagnia di un 25 gatti facenti parte di una colonia felina e un cagnolino. (…) C’è sempre qualche abbandono per cui la colonia più o meno è in aumento; la routine quotidiana è dargli da mangiare, vedere quali sono le loro esigenze primarie. Siamo una famiglia estesa: siamo una famiglia formata in parte da umani e gran parte da animali al quali tutti tutti noi vogliamo molto bene. Li consideriamo parte della famiglia.”
Antonietta Della Femina
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