Il secolo dell’adattamento: il libro è meglio del film?

Di certo almeno una volta, guardando un film avrai pensato ‘’è davvero fedele al libro’’ o al contrario, ‘’il libro è meglio del film’’ o ancora, avrai avuto la curiosità di (ri)leggere il libro o il fumetto dal quale la sceneggiatura ha preso ispirazione.
In ogni caso, ti sei trovato davanti ad un adattamento, tecnica o anche processo produttivo, che ha visto il suo ‘’boom’’ proprio nel nostro secolo.
Scopriamo adesso cosa sono gli adattamenti, i prequel e i sequel.
L’adattamento cinematografico
L’adattamento cinematografico consiste nel creare un film o una serie tv basandosi su un’opera già esistente, come un romanzo, un’autobiografia, una fiaba, o anche un fumetto: ci basti pensare ai numerosi film Marvel con protagonisti i supereroi nati dal genio di Stan Lee e che spesso hanno avuto un ricavato economico maggiore rispetto ai fumetti originali.
Tra i più famosi casi di adattamento abbiamo senza dubbio Il Gattopardo, scritto di Giuseppe Tomasi di Lampedusa pubblicato postumo nel 1958. L’opera, che narra le trasformazioni della società e della vita durante il Risorgimento in Sicilia, dopo essere stata rifiutata dalle case editrici Mondadori ed Einaudi, ha visto la luce grazie a Feltrinelli, un anno dopo la morte del suo autore.
Dal romanzo è stato tratto l’omonimo film del 1963, prodotto la Goffredo Lombardo e diretto da Luchino Visconti, e vanta un cast d’eccezione in cui spiccano Alain Delon e Claudia Cardinale. Il film ha avuto grande successo e largo consenso, raggiungendo un pubblico molto ampio. Purtroppo, un successo minore è stato riscosso dal recentissimo prodotto Netflix Il Gattopardo, serie tv disponibile sulla piattaforma dal 5 marzo 2025, con Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassel e Saul Nanni.
E tu? Quale hai preferito?

Il Prequel
Possiamo definire il prequel come un film o in alcuni casi anche un libro, che viene pubblicato dopo l’opera originale, ma che narra fatti accaduti precedentemente. Spesso, il focus si sposta sui personaggi secondari, svelando delle informazioni utili alla comprensione della psiche e dei comportamenti assunti dai personaggi nell’opera principale. Interessante a questo proposito è Il grande mare dei Sargassi, opera postcoloniale di Jean Rhys pubblicato nel 1966. Il romanzo è il prequel di Jane Eyre, opera della scrittrice Charlotte Bronte, pubblicato nel 1847.
In Jane Eyre, ad avere particolare importanza è la stessa Jane, una bambina orfana che è costretta a farsi strada da sola nella vita; nonostante l’infanzia difficile, non perde la speranza e continua a studiare, diventando l’insegnante di Adele, figlia di Mr.Rochester, uomo attratto dalla sua indipendenza e intelligenza, che presto le chiederà la mano.
Tuttavia, proprio durante il giorno delle nozze, viene alla luce un segreto: Mr. Rochester è già sposato con Bertha Manson, colei che nel libro viene definita The madwoman in the attic, ossia, la donna pazza in soffitta, sposa di Mr. Rochester tenuta segregata nella soffitta della tenuta. Nel prequel, abbiamo un rovesciamento totale dell’ordine dei personaggi, protagonista dell’opera è infatti la stessa Bertha, il cui vero nome è Antoinette.
Il grande mare dei Sargassi racconta la storia della donna dalla sua infanzia fino al matrimonio con un uomo inglese: Mr. Rochester. Jean Rhys indaga sulla vita e la psiche di Antoinette, cercando di dare una risposta al lettore sul perché venga definita pazza e offrendo un punto di vista in cui il personaggio secondario è Jean Eyre.
Il sequel
Il sequel è il contrario del prequel, ed è legato all’opera principale da un fattore di continuità. I personaggi sono già noti al lettore/telespettatore, spesso viene indagata con maggiore profondità la sfera emotiva di questi e le ragioni che li spingono a compiere determinate azioni.
Molto spesso, il sequel è il risultato del successo avuto dal primo film, infatti in molti casi è il pubblico a chiedere un continuo, un approfondimento, anche quando il finale del primo prodotto sembra essere apparentemente chiuso. Molteplici sono gli esempi di sequel: Inside Out 2, che accompagna Riley durante il periodo adolescenziale con la scoperta delle nuove emozioni che governano la sua e la nostra mente, o A Quiet Place II che rappresenta il sequel, il continuo della storia della famiglia Abbott, costretta a sopravvivere in silenzio per non attirare l’attenzione delle creature aliene sensibili al rumore.

Sequel famosi sono anche quelli delle serie tv e dei film che hanno accompagnato l’adolescenza dei giovanissimi, come The Kissing Booth 2 e 3, o ancora i cartoni animati e fiabe con sequel che rispondono alla tipica domanda dei bambini ‘’e poi cosa succede?’’ emblematico a questo proposito è Cenerentola II, che racconta la storia e il rapporto tra Cenerentola e Anastasia.
Il pubblico spesso si divide: c’è chi adora gli adattamenti e pensa che un sequel sia necessario e chi invece preferisce immaginare da solo il continuo della storia. E tu cosa pensi degli adattamenti, dei prequel e dei sequel? Il libro è sempre meglio del film?
Marianna Russo
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